La prima raccolta
completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena: dalla musica
classica al rock psichedelico, dall'heavy metal all'hip hop. Dopo il primo
volume, Enrica Perucchietti torna a parlare del legame tra musica e occultismo,
analizzando i gruppi e gli artisti degli anni Ottanta e Novanta in un saggio
mozzafiato ricco di documenti, fotografie e testi di canzoni. È in questo
periodo che si diffondono i videoclip come supporto "simbolico" alle
melodie. I contenuti occulti dei testi si concretizzano in un'estetica sempre
più allusiva, cupa, ossessiva ricca di risvolti inaspettati. La commistione tra
occultismo, musica e magia abbraccia anche il cinema aprendo a un connubio
artistico: dall'influenza che il film Metropolis avrà sui Queen e sulla musica
contemporanea ai videoclip di Michael Jackson, dalla distopia di 1984 alle
ambientazioni gotiche e blasfeme di Marilyn Manson.
venerdì 8 aprile 2016
Le origini occulte della musica. Vol. 1: Il sentiero oscuro, da Mozart agli anni Settanta di Enrica Perucchietti (Uno Editori)
La prima raccolta
completa di documenti, interviste, aneddoti, foto e retroscena: dalla musica
classica al Rock Psichedelico, dall'Heavy Metal all'Hip Hop. La musica di oggi
è veloce, frenetica, martellante. I videoclip sempre più cupi, sensuali e
ipnotici, ricchi di simboli che si susseguono in modo ripetitivo e misterioso e
di cui ci sfugge il vero significato. Numerosi cantautori parlano di
sdoppiamento ed evocano patti con "potenze superiori" mentre dilaga
la moda tra i più giovani di individuare dei nessi con l'occultismo e i Gruppi
di Potere. Quando nasce questa tendenza? Quanto c'è di vero nelle suggestioni
di massa? Fino a che punto siamo sedotti dalla potenza della musica?
Dall'autrice di "N.W.O. New World Order", il primo volume di una
trilogia dedicata al lato occulto della musica: l'ossessione delle star per la
magia sessuale, l'esoterismo, il satanismo, il voodoo, gli psichedelici, la
neostregoneria, il paganesimo, gli UFO. Il mistero dietro i simboli degli album
e dei videoclip, il segreto nascosto nei testi e i messaggi subliminali delle
canzoni. In questo
volume: Elvis Presley, Beatles, Rolling Stones, Brian Jones, Pink Floyd, Syd
Barrett, ABBA, The Doors, Frank Zappa, Brian Eno, David Bowie, Velvet
Undergroud, Lou Reed, Jimmy Page, Emerson Like & Palmer, Robert Fripp,
Grateful Dead, PFM, Goblin, Genesis-P-Orridge, Elton John, Jimi Hendrix, Bob
Dylan, Elvis Presley, Yoko Ono, Peaches Geldolf... e molti altri ancora...
Gli Hohenzollern. Dal Grande Elettore a Gulglielmo II di Walter Henry Nelson (Per i tipi di Odoya dal 28 aprile 2016 in libreria)
“La Prussia,
disse Lord Acton, non era un gigante, ma un atleta: i suoi allenatori furono
gli Hohenzollern, che prima svilupparono i muscoli di quello Stato e, più
tardi, li flessero. Furono gli Hohenzollern a trasformare una creatura debole e
fragile, oggetto di derisione, in un colosso temuto e perfino rispettato. Il
Land del Brandeburgo, con il quale diedero inizio al processo di edificazione
della Prussia, era un territorio periferico, infecondo, arretrato e senza
sbocchi sul mare; inoltre i possedimenti della famiglia rimasero per secoli
distanziati fra loro, con tutti gli inconvenienti che ne derivavano, e
virtualmente impossibili da difendere. Nonostante così gravi svantaggi,
nonostante la mancanza di denaro o di risorse naturali, gli Hohenzollern
edificarono un regno che diventò un impero. L’unità tedesca, che da Carlo Magno
in poi aveva cessato di esistere, fu ricreata nel 1871, quasi novecento anni
dopo, sotto un Hohenzollern re di Prussia. […]
Come scrisse
lo storico G.P. Gooch: «Quattro sovrani Hohenzollern, nello spazio di
centocinquanta anni, diedero alla Prussia un suo posto nella carta geografica
del mondo». Il più grande di questi re fu Federico II, il quale, grazie a
un’imperturbabile e audace politica di aggressione, fece della Prussia una
grande potenza.
La vitalità
degli Hohenzollern era enorme, e gli Asburgo diventarono ben presto per loro il
rivale da vincere, anche se gli eserciti austriaci superavano di gran lunga per
numero quelli prussiani.
In
conclusione, la Prussia che essi crearono risultò un complesso sconcertante di
contraddizioni apparenti; fu una riserva dell’assolutismo monarchico, ma anche
un Rechtsstadt, cioè uno stato retto da leggi, alle quali obbedivano anche i
potenti. […]
Il Kaiser
Guglielmo II, l’ultimo degli Hohenzollern che regnò in Germania, avrebbe potuto
far suo il motto «après nous le déluge»; infatti il collasso della famiglia
sconvolse a tal punto il suo stato da scatenare, alla fine, un vero e proprio
diluvio. Esso si chiamò nazismo, e il suo impeto spazzò via tutto ciò che gli
Hohenzollern avevano costruito con tanta diligenza e con tanta brutalità, ma
sempre con amorosa cura: lo stato, il modo di vita e la forma mentis che si
chiamavano prussiani” .
Walter Henry
Nelson, figlio di un diplomatico statunitense inviato a Berlino dopo la Prima
guerra mondiale, è considerato uno dei più brillanti storici anglosassoni.
È autore di
numerosi studi sul mondo germanico, tra i quali il famoso The Berliners, Their
Saga and Their City e Small Wonder: The Amazing Story of the Volkswagen. Vive a
Londra e collabora con le maggiori riviste storiche inglesi.
giovedì 7 aprile 2016
Vimana. Gli UFO dell'antichità. Extraterrestri nell'India protostorica? Di Roberto Pinotti (Uno Editori)
Gli antichi testi sacri
indiani parlano anche dei Vimana, misteriosi oggetti volanti in grado di volare
nell'aria, nello spazio e di immergersi nell'acqua. Nessuno ha mai trovato
prove fisiche della loro esistenza, nessuno prima di Roberto Pinotti, che
riassume in questo libro i frutti delle sue ricerche. La questione degli UFO e
la sua chiave di lettura tecnologica ed extraterrestre sottintendono la
prospettiva che le presenze all'origine di tali presunte visite dallo spazio si
siano manifestate anche nel passato, prossimo e anche remoto. La questione
degli antichi astronauti divulgata da autori come Peter Kolosimo, Erich Von
Daeniken, Zecharia Sitchin e Mauro Biglino con le varie problematiche della
"paleoastronautica" appassiona da tempo i cultori dell'insolito ma anche
un notevole e crescente strato di pubblico. Quello che vi accingete a leggere è
un testo antologico specificamente dedicato al tema dei "Vimana", i
mitici - ma neanche poi troppo, visto che sono anche menzionati in opere
storiche - veicoli aerei dell'India protostorica assimilabili agli odierni UFO.
Lo scopo di questo volume è presentare una panoramica antologica seria, onesta,
veritiera e sufficientemente completa e riassuntiva al lettore desideroso di
approfondire, evitando così che egli possa essere facile preda di informazioni
superficiali, inesatte, sensazionalistiche e ingannevoli.
mercoledì 6 aprile 2016
La massoneria rivelata. Storie, leggende e segreti di Luigi Pruneti e Marco Dolcetta (Mondadori Electa)
Il volume non vuole
solo demistificare le false leggende sulla Libera Muratoria ma, ripercorrendo
tre secoli di storia, descrive aspetti poco noti di alcuni dei suoi
protagonisti, analizza i miti creati dagli stessi massoni, rivela la parte che
ebbero in alcune vicende importanti del passato più o meno recente; individua
inoltre gli elementi simbolici che gli adepti della squadra e del compasso
disseminarono nell'architettura, nell'arte e nella letteratura, spiega i motivi
dell'astio verso la confraternita e passa in rassegna i suoi più feroci nemici,
mostrandone i fini e le metodiche. Tanti e diversi argomenti sui misteri della
massoneria, veri e presunti, fanno sì che il libro si presenti come una galleria
di quadri dove i ritratti di personaggi come Barruel, Garibaldi, Carducci,
Racovski, il generalissimo Franco, Lenin, si stagliano sullo sfondo di grandi
affreschi di epoche e ambienti diversi: dalla Rivoluzione francese a quella
americana, dall'Italia umbertina alla Germania di Hitler e all'Unione
Sovietica... Non mancano inoltre note di colore e l'esplorazione dei nuovi
orizzonti dell'immaginario collettivo condizionato dalla rete globale, la più
possente creatrice di miti nella storia dell'umanità.
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