È doloroso, difficile e a volte
può essere molto pericoloso aprire gli occhi e renderti conto che hai vissuto
tutta la vita in una gabbia. Jenna era una principessa. Il suo adorato zio Dave
era l’uomo più importante del mondo, le persone a lei più care godevano di
privilegi ed erano rispettate da tutti. Lei stessa aveva obiettivi chiari e
ambiziosi: essere ammessa nell’ambito rango dei Messaggeri del Commodoro e
scalare il più velocemente possibile i gradini del Ponte verso la Libertà Totale. Intorno
a lei tutto era Etico, tutto era giusto. Era giusto firmare un contratto con
l’impegno a servire la Chiesa
di Scientology per un miliardo di anni. Era giusto che i suoi genitori fossero
così lontani, perché si stavano occupando di una missione ben più alta di una
semplice famiglia. Era giusto venire addestrata con lunghe ore di procedure a
reprimere i sentimenti di rabbia e dolore, per temprarsi ed essere efficiente
senza lasciarsi distrarre dalle emozioni. Era giusto lavorare duramente e avere
responsabilità fin da bambina, avere la vita misurata in un apposito Modulo
tutte le settimane, erano giuste le Corvè obbligatorie e le punizioni con i
lavori forzati o i pipistrelli, giusti i Cartellini per le delazioni, i Presidi
del Sabato e il divieto di rivolgere la parola a chi non è tuo pari nella
gerarchia. Perché quando ci sei dentro quello è il tuo mondo. Perfino gli
ordini più rigidi, la disciplina e i ranghi, le interminabili esercitazioni e
gli interrogatori più serrati diventano la tua casa, il tuo rifugio e il tuo
sogno. Anche se in questo orizzonte non c’è spazio per l’intimità, per la
fragilità e per l’errore, per tutto ciò che ci rende umani. A volte, però,
nella vita si aprono delle porte. Osservi, incontri delle persone e inizi a
vedere che oltre ai confini del tuo mondo ce n’è un altro molto più vasto. Se
ci vivi dalla nascita, non ti rendi conto che tutto ciò che ti hanno insegnato
è una prigione e non hai idea di cosa ci sia là fuori e di come funzionino le
emozioni, se cominci ad ascoltarle. Così succede che la principessa sogni di
uscire nel mondo, per diventare semplicemente una persona normale. Ma anche
quando la voglia di essere liberi è più forte della paura del rischio e della
solitudine, sfuggire al proprio destino è un salto nel buio. In questa straordinaria
testimonianza, pubblicata con grande attesa in contemporanea mondiale, Jenna
Miscavige Hill, nipote del leader di Scientology succeduto a L. Ron Hubbard e
cresciuta in seno alla Chiesa fin dalla più tenera infanzia, racconta per la
prima volta con l’ausilio di preziose immagini inedite la vita quotidiana di
una scientologa e la sua coraggiosa fuga. Una grande storia di schiavitù e
riscatto, un documento unico, avvincente come un romanzo ma drammaticamente
reale, che ci offre una prospettiva privilegiata sui segreti di una delle
organizzazioni più potenti e misteriose del mondo.
Jenna Miscavige Hill è nata nel
1984. Scientologa di terza generazione e nipote del leader David Miscavige, ha
scalato le gerarchie dell’organizzazione in giovanissima età e a soli ventuno
anni è riuscita a fuggire. Oggi vive con il marito e i loro due figli. Sul sito
www.exscientologykids.com raccoglie le testimonianze di chi ha vissuto la sua
stessa drammatica esperienza.
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