In Italia i rapporti tra
massoneria, protestantesimo e repubblicanesimo furono molto stretti nell'età
liberale, non solo a causa del comune anticlericalismo.
La Chiesa cattolica era sì
l'avversario forte e agguerrito ma c'era anche, tra queste minoranze, la
volontà di incidere sul progetto di laicizzazione del nostro paese, sviluppando
l'associazionismo nella società civile e definendo un assetto istituzionale che
privilegiasse la dimensione statuale dell'intervento politico. La difesa delle
libertà democratiche e di culto, il sostegno a uno stato laico, democratico e
riformatore, la convinzione che il progresso scientifico e l'educazione fossero
alla base dell'emancipazione dell'uomo, furono i contributi fondamentali da
esse offerti alla modernizzazione dell'Italia.
Marco Novarino è segretario generale della Fondazione Ariodante
Fabretti e docente a contratto presso la cattedra di Lingua e letteratura spagnola
della Facoltà di Lingue e letterature straniere dell'Università degli Studi di
Torino. Si occupa di iberismo storico contemporaneo e di storia
dell'associazionismo laico e della massonerìa italiana e spagnola.
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