Non serve che un
romanzo sia fantasy per racchiudere campagne militari, storie d'amore
tormentate e piccanti, indovine che predicono il futuro e giochi di potere tra
nobili che abitano in rocche e alti castelli. Tutto quello che leggerete nella
vita romanzata di Matilde di Canossa è frutto di meticolose ricerche durate più
di un decennio. I fatti sono realmente successi: da un lato un raro esempio di
quella storia delle donne che spesso è disertata nel nostro Paese, dall'altro
un romanzo vivace e avvincente, che si giova della leggerezza della buona
scrittura. A Matilde di Canossa sono dedicate ogni anno manifestazioni (esempio
la Festa della storia proposta dall’Alma Mater verterà proprio sulla figura di
Matilde, quest’anno) e nuovi studi (ricordiamo di Odoya Matilde di Canossa di
Eugenio Riversi, Università di Bonn). Quest’anno in particolare ricorre il IX
centenario della morte.
Elisa, già nota come
Eliselle e autrice di fortunati chick lit per Sperling & Kupfer, veste
nuovamente i panni della laureata in Storia Medievale e dedica all’antica
signora delle sue terre (Elisa è libraia a Sassuolo) questo ritratto scritto
con maestria e dalla piacevolissima lettura.
Matilde di Canossa
(1046-1115) è uno dei personaggi più affascinanti del Medioevo europeo. Contessa
di un vasto territorio cuscinetto tra Lazio e Garda, ago della bilancia tra
Papato e Impero, entra nell’epocale scontro giocandovi un ruolo dapprima di
pacificatrice, poi di aperta sostenitrice della riforma ecclesiastica.
Sempre pronta, in nome
dei propri ideali e delle promesse fatte soprattutto a se stessa, a mettere in
gioco poteri e dominio. Intere città le si ribellarono tacciandola di
tradimento nei confronti dell’imperatore Enrico IV, suo odioso cugino ed eterno
nemico che tentò per una vita intera di punire il suo animo ribelle e
sottometterne il provocante corpo di femmina. Per non parlare delle spietate
maldicenze sulla peccaminosa “puttana” di Gregorio VII, amatissimo pontefice
sotto i cui paramenti ufficiali lei fu sempre in grado di scorgere le umili
vesti del monaco e le virili qualità dell’uomo. Accorta protagonista politica,
contro le sue lucide intuizioni gioca il suo essere donna: se
il diritto longobardo
le assicura l’ereditarietà dei domìni, Matilde in più di un frangente della sua
lunga e perigliosa vita è costretta dalle circostanze a unirsi in matrimonio
con una figura maschile che agli occhi del mondo garantisca per lei. Da ciò due
sposalizi destinati al fallimento, il primo con un uomo repellente, il secondo
con un impotente ragazzino di cui potrebbe essere madre. Da ciò, infine, la
resa al nuovo imperatore Enrico V, disposto a riconcederle il dominio canossano
soltanto in cambio della nomina a suo erede. Solo alla fine della sua esistenza
terrena Matilde potrà dedicarsi anima e corpo alla preghiera e alla
meditazione. Il suo ricordo, immortalato dal monaco Donizone, è ravvivato da
tutta una serie di leggende colte e popolari diffusesi dal basso Medioevo sino
ai giorni nostri. Ripercorrere narrativamente la sua eccezionale vita diviene
così preziosa occasione per aprire una luminosa finestra su di un periodo epico
e cruciale della nostra Storia.
Elisa Guidelli è
laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Già autrice del romanzo
storico Francigena – Novellario a.D. 1107, ha al suo attivo, con lo pseudonimo
Eliselle, numerosi romanzi tra cui: Nel paese delle ragazze suicide, Ecstasy
love, Fidanzato in affitto, Le avventure di una Kitty addicted, il noir La fame
e la commedia agrodolce Amori a tempo determinato (Sperling & Kupfer). È
uscita inoltre con la guida Centouno modi per diventare bella, milionaria e
stronza (Newton Compton).
Nessun commento:
Posta un commento