Ogni essere umano porta in sé una
dote di pregi e di difetti, la sua anima è il risultato di una particolare
alchimia in cui il bene e il male coesistono, creando un equilibrio che a
seconda dei casi pende verso il primo o il secondo piatto della bilancia. In
questo equilibrio, quello a cui per natura gli esseri umani tendono quando si
ritrovano nella collettività è una coesistenza pacifica, poiché la coesistenza
pacifica è quella che garantisce un maggior vantaggio al singolo. Si tratta di
una questione pratica, prima ancora che morale: cooperare col prossimo porta
vantaggi a tutti; ne beneficia il singolo, ne beneficia la collettività. Queste
considerazioni, d’altra parte, parrebbero essere smentite da una semplice
osservazione degli avvenimenti che caratterizzano la storia degli uomini da
millenni a questa parte. Guerre, soprusi, saccheggi, odio ed intolleranza sono
una costante nell’evolversi della civiltà umana. Una apparente contraddizione,
quindi. Ma ad uno sguardo più attento, in seguito ad una analisi più
approfondita delle vicende storiche, si può scoprire come nei secoli siano
sempre stati gruppi di poche persone a determinare il corso degli eventi,
gruppi di persone dotate di un particolare carisma o potere in grado di
trascinare le folle e farle partecipi dei loro piani di dominio. La grande
domanda che chi studia i processi del passato e del presente dovrebbe porsi è
infatti la seguente: perché sono sempre i peggiori esponenti del genere umano
che detengono il potere? Possono cambiare le forme di governo, la struttura
della società, il livello di cultura o di ricchezza collettivo, ma saranno, in
ogni caso, sempre i peggiori a comandare.
Persone che alla pacifica
convivenza preferiscono la violenza perpetua, che spingono ed istigano le folle
verso massacri distruttivi ed irrazionali. Persone apparentemente senza
sentimenti, senza coscienza, pronte a scatenare guerre ed a sacrificare milioni
di uomini per raggiungere i loro obiettivi.
Apparentemente senza sentimenti.
Apparentemente?
Questo è il vero cuore della
questione.
Esistono infatti persone che sono
prive di quei sentimenti tipici degli esseri umani, sentimenti quali l’empatia,
la capacità di provare pietà, l’istinto di protezione dei più deboli, la
solidarietà. Sono sentimenti propriamente “umani”. Eppure, vi sono individui
che questi sentimenti li ignorano del tutto. La psicologia moderna descrive
questa condizione come un disturbo, e cataloga chi ne soffre all’interno della
famiglia degli psicopatici. Ma quello che per la psicologia contemporanea viene
catalogato come disturbo, all’interno della nostra società diviene un grande
vantaggio. Grazie all’impossibilità di provare qualsiasi sentimento di
compassione, privo di ogni remora morale, lo psicopatico infatti ha tutte le
carte in regola per scalare i gradini della gerarchia sociale, una gerarchia
strutturata in modo tale da favorire la salita di chi è privo di scrupoli.
Il dottor Kevin Barrett, nel suo
Twilight of the Psychopaths, sintetizza :
Gli psicopatici hanno svolto un
ruolo sproporzionato nello sviluppo della civiltà, perché si prestano più
facilmente a mentire, uccidere, ingannare, rubare, torturare, manipolare e, in
generale, infliggere grandi sofferenze ad altri esseri umani senza alcuna
sensazione di rimorso, al fine di stabilire il proprio senso di sicurezza
attraverso il dominio.[…]
Quando si comprende la vera
natura dell’influenza dello psicopatico, che è privo di coscienza, emozioni,
egoista, freddo calcolatore, e privo di qualsiasi morale o norme etiche, si
inorridisce, ma allo stesso tempo tutto improvvisamente comincia ad avere un
senso.
La nostra società è sempre più
senz’anima perché le persone che la portano avanti e che danno l’esempio sono
senz’anima – letteralmente essi non hanno alcuna coscienza.
Nel suo libro Political
Ponerology, Andrej Lobaczewski spiega che gli psicopatici clinici beneficeranno
dei vantaggi anche in modo non violento nel corso della loro scalata delle
gerarchie sociali.
Questo avviene perché possono mentire
senza rimorso (e senza la presenza di quella spia fisiologica dello stress che
viene rilevata dai test con la macchina della verità), gli psicopatici possono
sempre dire ciò che è necessario per ottenere ciò che vogliono. Gli psicopatici
rappresentano un minoranza all’interno della società, ma hanno un grande
vantaggio rispetto alla maggioranza. Consapevoli della loro diversità, la usano
per manipolare chi li circonda e per arrivare a posizioni di dominio. Laggiù
dove una persona mediamente onesta si fermerebbe, dinanzi a compromessi, patti
con la propria coscienza, tradimenti, corruzioni, gli psicopatici avanzano
senza esitare, e così arrivano senza ostacoli nelle stanze del potere. In
questo modo succede che la civiltà umana nei secoli venga guidata dai suoi
peggiori rappresentanti, mentre la massa ignara viene stimolata affinché
esprima le sue potenzialità più distruttive. Ed in una società in cui i vertici
dimostrano con il loro operato che è solo attraverso l’inganno e la furbizia
che si può raggiungere il successo, le classi che compongono via via gli strati
più bassi tenderanno ad imitare il comportamento di coloro che li precedono,
portando la civiltà stessa alla inevitabile decadenza. Quello che occorre, oggi
come non mai, è comprendere il meccanismo con il quale gli psicopatici riescono
a soggiogare i loro simili, comprendere che sono persone che ragionano e
sentono in maniera profondamente diversa dal resto dell’umanità, capaci di
gesti ed azioni inimmaginabili per un uomo comune. Solo conoscendo il loro modo
di operare, si può sperare di risvegliare l’umanità dall’incantesimo di cui
attualmente è succube. Il vero problema è che la conoscenza della psicopatia e
di come gli psicopatici governano il mondo è stato effettivamente nascosto. Le
persone non hanno la benché minima conoscenza di cui avrebbero bisogno per
compiere un vero cambiamento dal basso
verso l’alto.
Ancora e ancora, nel corso della
storia si finisce per servire il nuovo capo, identico al vecchio capo.
Se c’è un lavoro che merita
sforzi a tempo pieno e dedizione per il bene ultimo di aiutare l’umanità in
questi tempi bui, è lo studio della psicopatia e la propagazione di tali
informazioni in lungo e in largo e il più velocemente possibile.
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