Le scoperte della scienza
sembrano in contrasto con la visione tradizionale insegnata dalla religione. Ne
consegue una «doppia verità» che indebolisce le basi della nostra cultura. Ma
il modello materialistico su cui è nata la scienza ha recentemente mostrato il
suo limite di validità: infatti ai livelli subatomici gli scienziati devono
fare i conti con leggi strane e inaspettate, e la materia si rivela essere una
forma di energia in vibrazione nella struttura dello spazio-tempo. Da ciò
scaturisce una nuova visione dell’universo basata su campi d’informazione, in cui
la spiegazione della vera natura dell’intelligenza umana può trovare una
naturale collocazione. L’anello di congiunzione può essere costituito da alcune
tecniche psico-fisiologiche ancora poco note, derivate dallo yoga, le quali
sembrano coinvolgere la struttura fisica del sistema nervoso a livello
molecolare o atomico e risultano molto utili in campo psicologico o
sociologico. Il contrasto tra visione razionale ed emotiva della realtà
(scienza e religione) si rivela, allora, quello fra due aspetti estremizzati di
un’unica verità.
Fabrizio Coppola (1963) si è
laureato in Fisica all’università di Pisa nel 1987. Dopo aver collaborato per
anni con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, opera attualmente nel campo
delle scienze sociali.
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