Il libro esamina i rapporti fra esoterismo e   fascismo attraverso 35 saggi di 25 autori diversi e con il supporto di   immagini e documenti rari e inediti, al di là di ogni sensazionalismo e   fantasticheria ma in base a ricerche d'archivio secondo un metodo   storico-scientifico e di analisi deduttiva. Non è esistito un   "esoterismo fascista" né un "fascismo esoterico", cioé una componente   del fascismo che si basasse su conoscenze di questo tipo come avvenne   invece per il nazismo, ma vi fu sicuramente un complesso rapporto fra   alcuni ambienti e singole personalità che avevano interessi   spiritualisti, occulti, esoterici, magici e il regime fascista, che   operarono accanto a esso o anche al suo interno. Di questa poco indagata   situazione si occupa il volume curato da Gianfranco de Turris che esce   dopo un lavoro di oltre tre anni: per la prima volta un gruppo di   specialisti esamina complessivamente i collegamenti tra massoneria,   teosofia, antroposofia, neopaganesimo, tradizione italica e fascismo,   tracciando anche i ritratti di personalità importanti e a torto   considerate minori come Arturo Reghini, Julius Evola, Aniceto Del Massa,   Massimo Scaligero, Guido De Giorgio, Roberto Assagioli, il duca  Colonna  di Cesarò. 

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