Questo volume contiene alcune
discussioni e contributi critici riguardo al testo Gesù di Nazaret di Benedetto
XVI. Il libro del Papa, che ha suscitato diverse reazioni da parte del mondo
accademico e culturale, sia laico che cattolico, rappresenta la coraggiosa
testimonianza di uno studioso dalla grande competenza scientifica e teologica.
Nel libro affiorano i temi più cari sui quali il Papa sta insistendo nelle sue
encicliche e nei suoi interventi: rendere ragione della fede nel contesto della
cultura di oggi. All’interno del testo sono presenti contributi di illustri
filosofi e pensatori: Klaus Berger, Hans Albert, Rino Fisichella, Carlo Maria
Martini, Manfred Gerwing, Rosino Gibellini, Marcello Semeraro, Lothar Wehr. “Esercitare
la razionalità esegetica nell’orizzonte della fede”, è questo l’invito che
proviene dalla lettura di queste riflessioni.
lunedì 31 ottobre 2011
domenica 30 ottobre 2011
PORCA DEMOCRAZIA DI ALDO QUARTA (LUPO EDITORE)
“In una democrazia, il popolo
sovrano è tale se non viene escluso, attraverso i suoi rappresentanti, dalla
gestione della cosa pubblica”. Mentre appare sempre più urgente
ritrovare il senso profondo del suffragio universale, giunge da Aldo Quarta
un’articolata riflessione sulla possibile dialettica fra società civile e
organismi politici. Chi rappresenta la volontà
popolare e chi è il popolo? Tra richiami storici e citazioni
costituzionali, un importante apporto critico all’analisi dei tempi che
corrono, un’esortazione alle più generose passioni della coscienza civica, un
appello ai valori su cui si sono fondate e si reggono le società moderne.
sabato 29 ottobre 2011
La nuova città dell’uomo. Progettare, da laici cristiani, la città dell’uomo a misura d’uomo – Vinicio Russo (LUPO EDITORE)
Il testo nasce da un
interrogativo, insistente e doveroso per un fedele laico: “Se un giorno fossi
chiamato ad amministrare la mia città, come tradurrei in impegno concreto i
princìpi del Cristianesimo che da sempre caratterizzano la mia vita di
credente?”. Lo scritto vuole essere uno strumento per la riflessione, la
formazione ed il confronto ed è rivolto nello specifico ai laici cattolici che
vogliono impegnarsi nel mondo e in politica, ma anche a tutti i Christifideles
e a coloro che guardano con attenzione alla amministrazione della propria
comunità cittadina. I diversi riferimenti ai documenti del Magistero ecclesiale
rappresentano il presupposto per comprendere il ruolo che la Chiesa stessa ha avuto nel
tempo, con una particolare attenzione a partire dal Concilio Vaticano II, fino
alle recenti prese di posizione di Papa Benedetto XVI e della Conferenza
Episcopale Italiana. La
Dottrina sociale trova il suo fondamento essenziale nella
Rivelazione biblica e nella Tradizione della Chiesa. Il principale punto di
partenza che ispira ogni azione del cristiano, è la Parola, il Verbo che
diventa vita in Cristo incarnato, natura ed origine di tutto ciò che il
credente compie nella vita quotidiana. I cattolici per un impegno politico
devono ripartire dal Vangelo e dai documenti del Magistero, ma attraverso quali
vie?
Sposato con tre figli, vive a
Cavallino (Lecce). Laureato in Lettere e in Scienze dell’Educazione, è docente
incaricato di “Progettazione per la Cooperazione” presso l’Università del Salento e
consulente progettuale di Cooperazione Internazionale. Ha fondato la ong CTM e
ne è stato Presidente per oltre dieci anni. Ha pubblicato testi e articoli sulle tematiche della pace, della solidarietà
e dello sviluppo dei popoli. È giornalista pubblicista dal 1986. Il lavoro
nella cooperazione allo sviluppo gli ha permesso di conoscere diversi Paesi
dell’Africa, dell’America Latina, dell’Est e del Medio Oriente. Specializzato
alla Bocconi come manager in servizi socio-sanitari, è cresciuto in ambito
ecclesiale col suo impegno nella Caritas (diocesana e nazionale), nelle
Missioni e in altri settori della Chiesa di Lecce (settimanale diocesano, Casa
della Pace, ecc.). La tesi dell’ultima laurea in Scienze Religiose, dal titolo:
La nuova città dell’uomo. Progettare, da laici cristiani, la città dell’uomo a
misura d’uomo, è divenuta la base per l’attuale pubblicazione.
Ha pubblicato: Lele – Martire per
nonviolenza, EMI – Edizioni, Bologna, 1989. CTM – Movimondo – Solidarietà e
sviluppo, Manni Editore, Lecce, 1996. E lo chiamano sviluppo – Povertà disuguaglianza e potere nel Mondo,
Manni Editore, Lecce 1998. Venti di pace. Teoria e prassi della solidarietà
internazionale Martignano – Libano: vent’anni di cooperazione decentrata, (Il
gemellaggio: ponte di solidarietà e di pace) a cura di L. Sergio, edizioni Kurumuny, 2010.
venerdì 28 ottobre 2011
Io mi chiamo Yorsh di Silvana De Mari (Fanucci)
“L’ultimo Elfo è una storia
potente, raccontata con delicatezza e tenerezza – è il senso stesso della vita
narrato in modo sottile e magico. Pieno di gioia, dolore, bellezza e orrore,
probabilmente questo libro è un gioiello di incalcolabile valore che le generazioni
future scopriranno e adoreranno.”
Io mi chiamo Yorsh, è il prequel
de L’Ultimo Elfo e ci farà ascoltare tre voci. Racconterà la storia della
nascita di Yorsh, il protagonista de L’Ultimo Elfo: due delle voci che udiremo
sono quelle dei suoi genitori, e sarà la dolcissima e tremenda storia
dell’incontro di un uomo e di una donna, avvenuto durante un genocidio, mentre
il loro popolo, quello degli Elfi, viene deportato. La terza voce, quella che
ascoltiamo per prima, è la voce di uno dei distruttori. Quelle dei distruttori
sono le voci che noi non abbiamo ascoltato.
“Ognuno può essere un principe.
Ognuno può essere quello che fa la differenza. Oppure il più grande. O il più
debole. L’eroe o l’ultimo dei miserabili. Io mi chiamo Yorsh, ho lo stesso nome
dell’ultimo degli Elfi ma sono colui che è venuto prima. Io sono il frutto di
un mondo devastato dall’ingiustizia e dalla rabbia, perché chi semina violenza,
raccoglie solo odio. Io mi chiamo Yorsh e sul mio nome costruiranno la speranza
di un mondo libero dal male e ‘ricoperto di papaveri’.”
Silvana de Mari è nata nel 1953 in provincia di
Caserta e vive sulla collina di Torino. Laureata in medicina, ha esercitato
come chirurgo in Italia e in Etiopia come volontaria e oggi si occupa di
psicoterapia. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. Ha ricevuto i
premi Andersen nel 2004, Bancarellino nel 2005, Immaginaire per il miglior
libro Fantasy nel 2005 e il premio ALA (American Library Association) come
miglior libro straniero nel 2006 per il romanzo L’ultimo Elfo (Salani, 2004),
tradotto in tutto il mondo; con L’ultimo Orco ha ricevuto nel 2005 il premio
IBBY (International Board on Books for Young People). Fanucci Editore ha
pubblicato anche L’ultima profezia del mondo degli Uomini (2010) – che chiude
la saga già avviata dall’editore Salani con L’ultimo Elfo, L’ultimo Orco e Gli
ultimi incantesimi – e, nel 2009, Il Gatto dagli occhi d’oro.
giovedì 27 ottobre 2011
Storia dell’India di Dai primi regni islamici alla costituzione dell’impero inglese di Catherine B. Asher e Cynthia Talbot (Edizioni Controluce)
L’India è una terra di enormi
diversità. Le influenze interculturali sono evidenti ovunque, nel cibo che si
mangia, nei vestiti che si indossano e nei luoghi di culto. È stato sempre
così, ma nell’India fra il 1200 e il 1750, prima dell’intervento degli europei,
si è raggiunto il massimo apice. In questo libro coinvolgente e riccamente
illustrato, le autrici conducono il lettore in un viaggio nei paesaggi
politici, economici, religiosi e culturali dell’India medioevale: dalle
conquiste dei Guridi e dal Sultanato di Delhi, attraverso l’ascesa e la caduta
del regno del sud di Vijayanagara fino alle vicende delle periferie dell’impero
e alla grande corte dei Moghul. Fu un’epoca di conquista e di consolidamento,
in cui musulmani e indù crearono insieme cultura, architettura e una
tradizione, prodotto unico ed esclusivo del loro connubio, che risuona ancora
nell’India contemporanea.
Catherine B. Asher è professore
associato nel ipartimento di Arte e Storia dell’Università del Minnesota. Fra
le sue precedenti pubblicazioni Architecture of Mughal India (1992) e, come
curatore insieme a Thomas R. Metcalf, Perceptions of South Asia’s Visual Past
(1994).
Cynthia Talbot è professore
associato di Storia e Studi Asiatici all’Università del Texas ad Austin. Ha
pubblicato Precolonial India in Practice: Society, Religion, and Identità in
Medieval Andhra (2001).
mercoledì 26 ottobre 2011
Filippo II e il governo d'Italia. Uno studio appassionante sulle radici ispaniche dell’Italia di Manuel Rivero (Edizioni Controluce)
Il passaggio di consegne tra
l’imperatore Carlo V e il figlio Filippo II comportò una serie di implicazioni
innovative che coinvolsero l’amministrazione dei domini dinastici, in
particolar modo quella dei territori italiani. Il saggio si sofferma sugli
effetti empirici dell’egemonia ispanica: il rafforzamento dei legami personali
di Filippo con i potentati della penisola, il decentramento governativo, la
territorializzazione della monarchia, il consolidamento della confessione
cattolica come elemento di stabilità interna, rappresentarono una serie di
passaggi cruciali per una primigenia acquisizione identitaria da parte degli
ancora frammentati territori italiani.
Manuel Rivero è professore di
Storia Moderna presso l’Università di Madrid. Si è occupato, con numerosi saggi
e pubblicazioni, di grandi personaggi come Filippo II e Carlo V, e delle
relazioni dinastiche nell’ordine politico europeo in epoca moderna.
martedì 25 ottobre 2011
Io, Sofia alias Caterina II di Maria Vittoria Morokowski (Edizioni Controluce)
Pagine di storia e di vita si intrecciano nei diari di Sofia Augusta
Federica salita al trono di Russia come Caterina II e ci conducono alla
scoperta di un ’700 più o meno illuminato e di un personaggio, quello di
Caterina, tra i più affascinanti, controversi ed enigmatici del
passato.
Tra intrighi di corte e abili giochi politici, rivalità e
gelosie, c’è lei, Caterina, la Grande, “illuminata”, colta, riformatrice
e al contempo capace di spaventosi
rigurgiti oscurantisti. Moglie, madre e sovrana ma anche amante ingorda e donna viziosa, condusse nel suo letto non poca della sua politica.
La Morokovski traccia un ritratto della sovrana completo e documentato, il lettore ne resta affascinato, ne apprezza le virtù e ne assolve i vizi.
rigurgiti oscurantisti. Moglie, madre e sovrana ma anche amante ingorda e donna viziosa, condusse nel suo letto non poca della sua politica.
La Morokovski traccia un ritratto della sovrana completo e documentato, il lettore ne resta affascinato, ne apprezza le virtù e ne assolve i vizi.
Maria Vittoria Morokovski, scrittrice di origine
russa nata a Roma da genitori apolidi, vive in provincia di Padova dove,
oltre che di attività letterarie, si occupa di traduzioni dal francese e
dal russo. Il suo primo romanzo, La cosa più bella della nostra vita, è del 2004.
lunedì 24 ottobre 2011
Fiabe Ungheresi a cura di Francesco Spilotros (Besa editrice)
Le fiabe ungheresi hanno l’ardire di affrontare in campo aperto questioni
pedagogiche di alto profilo. Con una lettura trasversale che coinvolge tutte le
fiabe, si può affermare che il progetto educativo che portano avanti,
unitariamente, è quello per una società democratica che faccia del dialogo la
sua dimensione fondativa. Le fiabe ungheresi spingono verso un’educazione che
sia impegno a elaborare e coltivare una tensione infinita sia verso la realtà
esterna sia verso una realtà interna, verso se stessi alla continua ricerca di
significato. E lo fanno preparando alla vita i piccoli lettori attraverso mille
temi, svariati personaggi, infinite avventure, multiformi situazioni.
Francesco Spilotros (1968), insegnante,
sposato con tre figli, è laureato in lingue e letterature straniere e in
scienze della formazione primaria. Collabora con la cattedra di storia della letteratura
per l’infanzia dell’università di Bari. È socio fondatore dell’associazione internazionale
di lettura e letteratura per l’infanzia L’Aquilone, nata a Bari nel 2007, e
della omonima rivista specializzata di letteratura giovanile (www.associazionelaquilone.info).
Sul sito http://www.montessorimola.net/ gestisce il blog Didattica e
dintorni.
domenica 23 ottobre 2011
AMBIENTE E SALUTE NEL SALENTO: DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO A CIBUS MAZZINI
“AMBIENTE E SALUTE NEL
SALENTO: DALL’IMPEGNO DELLA LILT ALLO
STATO DELL’ARTE DELLE RINNOVABILI SUL TERRITORIO SALENTINO” questo è il titolo
dell’incontro/dibattito che si terrà il 24 ottobre 2011 alle ore 20,00 presso
Cibus Mazzini in via Lamarmora 4
a Lecce. Modera Gianluca Pasca (Presidente ass. Kalos
Manfredi Pasca. Interverrà il Presidente della Lilt Lecce il dott. Giuseppe
Serravezza; Ivana Crocetti (Lilt di Scorrano)
e Tomassina Greco, Orsola Draetta, e Tonio Greco (Lilt Lecce). Ospiti
della serata il consigliere del Comune di Lecce Vittorio Solero e l’assessore
alla Cultura del Comune di Lecce Massimo Alfarano Massimo Alfarano
Modera Gianluca Pasca (Presidente
Kalos Manfredi Pasca). L’incontro è promosso da Arcadia Lecce e Cultura Oltre.
In un incontro/dibattito di questa portata si parlerà della situazione degli insediamenti sul territorio regionale e
salentino e della proposta di soluzioni per uno sviluppo socio-economico che
rispetti i criteri di sostenibilità ambientale. Nel corso dell’appuntamento non
si dibatterà solo sulla situazione attuale ma anche ci si misurerà sulla
proposta di concrete soluzioni operative per un corretto sviluppo
socio-economico, secondo un criterio di sostenibilità ambientale e sanitaria. Durante
l'incontro verrà presentato un documento tecnico, sottoscritto da associazioni
e comitati salentini, contenente proposte concrete per un corretto impiego
delle fonti rinnovabili, che tenga conto della loro sostenibilità ambientale e
sanitaria.
sabato 22 ottobre 2011
MISTERI E LEGGENDE DI FULVIO MOCCO (FEDERICO CAPONE EDITORE)
Ci troviamo nel regno della
magia e del mistero. Fra gli argomenti interessanti che compongono il libro
segnaliamo: la tomba perduta di Alessandro Magno, le Amazzoni guardiane dell'
Atlantide, il segreto della Grande Piramide, la vita segreta delle Mummie, la
vera storia di Cesare e Cleopatra, l' oro degli alchimisti, i misteriosi
sotterranei della terra, la distruzione della biblioteca di Alessandria. Dietro
gli enigmi del passato sembra sottilmente insinuarsi una " storia segreta
", che si tenta invano di decifrare.
venerdì 21 ottobre 2011
Il vangelo nero di Fulvio Mocco (Federico Capone editore)
Chi ? l'Anticristo? Cosa si nasconde dietro
le pratiche "nere" e maledette? Ges? e il Diavolo sono davvero
nemici? Si parla di: Il fuoco proibito; La sessualit? mistica della Dea Nera; La Madonna Nera e la
colpa di Mos?; Il Vangelo del Cristo Nero; L'evocazione del Dio Nero; Il
segreto dei Templari; Caccia alla strega; La presenza della Sindone; Il mondo ?
una preziosa bolla di sapone; Il cadavere di un mondo.
giovedì 20 ottobre 2011
ESOTERISMO DELLO ZODIACO di Fulvio Mocco (Federico Capone)
Dal Nilo interiore dello zodiaco alla selva oscura
dell'oroscopo. Lo zodiaco? l' insieme dei punti essenziali del percorso solare.
In questo libro si esaminano i dodici archetipi zodiacali alla luce della
tradizione astrologica ed esoterica. Dietro i segni dello zodiaco si nasconde
una realt? occulta : secondo l' autore, l' oroscopo ? come un sogno da svelare.
mercoledì 19 ottobre 2011
L'Oratorio della Peste di Raffaele Gorgoni (Besa editrice)
Una singolare coincidenza temporale lega
tre eventi molto lontani: l’instaurazione del protettorato di
Sant’Oronzo sulla Terra d’Otranto, la cacciata di Baruch Spinoza dalla
comunità ebraica di Amsterdam e la creazione de Las Meninas di
Velásquez. Il filo che lega questi eventi si aggroviglierà in un nodo di
pensieri che fonderà la grande stagione della fioritura barocca di
Lecce, quella seconda metà del Seicento che rappresenterà per la città
salentina el Siglo de Oro.
Al centro della trama l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità.
La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce, Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull’onda dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardò, sta trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei Trent’anni.
Nell’Oratorio della Peste il barocco salentino diverrà quindi l’esito di una delle tante agudezas che segnano il secolo più fiammeggiante della storia. Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a «Il Corriere del Mezzogiorno».
Il suo primo romanzo, Lo Scriba di Càsole (Besa, 2004), ha avuto un grandissimo successo di pubblico e critica.
Al centro della trama l’Oratorio della Peste, un luogo segreto, nascosto nel cuore della città, tra i lussureggianti giardini dei palazzi aristocratici, al riparo da occhi indiscreti, dove nobili, borghesi, religiosi, artisti e avventurieri congiurano per sottrarre la città a ogni ingerenza esterna, per difenderne l’alterità, per costruire quella separatezza di Lecce che, ancora oggi, è parte integrante della sua inafferrabile identità.
La vicenda si snoda tra Lecce e quegli antipodi europei del Salento che sono la Vestfalia e le Province Unite, tra Lecce, Munster, Amsterdam, Leida, Delft, dove una nuova Europa sta nascendo sull’onda dei traffici con le Indie, dove il cardinale Fabio Chigi, vescovo di Nardò, sta trattando, come Nunzio Apostolico, la pace che metterà fine alla Guerra dei Trent’anni.
Nell’Oratorio della Peste il barocco salentino diverrà quindi l’esito di una delle tante agudezas che segnano il secolo più fiammeggiante della storia. Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a «Il Corriere del Mezzogiorno».
Il suo primo romanzo, Lo Scriba di Càsole (Besa, 2004), ha avuto un grandissimo successo di pubblico e critica.
martedì 18 ottobre 2011
Lo scriba di Casole di Raffaele Gorgoni (Besa editrice)
Ottocento otrantini passati a fil di spada. Una strage diventata
leggenda e, tuttora, avvolta dalla edificante aura del martirio di chi
preferì la morte all’abiura della propria fede. Ma fu proprio così? Un
uomo fortunosamente scampato al massacro si aggira per l’Europa per
trovare le ragioni di tanta ferocia, per svelare il mistero di quello
che, da subito, gli appare come un vero e proprio atto di terrorismo. Tra
immense biblioteche, povere locande e palazzi apostolici; tra principi,
zingari, alti prelati e spie; tra Roma, Firenze, Venezia, Belgrado e
Cracovia; nell’Europa violenta e crudele, tra la fine del Quattrocento e
l’inizio del Cinquecento, l’uomo, sopravvissuto alla strage di Otranto,
valuta indizi, accumula tracce, decifra segni. Tutto è ambiguo e
contraddittorio. Le tessere che raccoglie non combaciano come nel
sontuoso mosaico della cattedrale di Otranto. La verità è piuttosto
una chimera cangiante e sfuggente. Ora un’intuizione l’avvicina, ora
un’altra la sfuma. Quella che resta è un’amara considerazione che
attraversa i secoli e giunge fino a noi con sorprende attualità.
Raffaele Gorgoni, giornalista, è inviato speciale della Rai. Ha realizzato reportage nell’Europa Sud Orientale e in Medio Oriente. Ha pubblicato saggi e reportage su diverse riviste e collabora a “Il Corriere del Mezzogiorno”. Ha pubblicato L’oratorio della peste (Besa, 2005) e Communism, bed & breakfast (Besa, 2007).
lunedì 17 ottobre 2011
Fino alla fine del giorno di Osvaldo Piliego (Lupo editore) al Cibus Mazzini
Lunedì 17 ottobre 2011 ore 19.30 Cibus
Mazzini di Lecce in via Lamarmora 4 ospita la presentazione, per la rassegna
“30 minuti con l’autore” organizzata da Arcadia Lecce e Cultura Oltre, del
libro “Fino alla fine del giorno (Lupo Editore), romanzo d’esordio del
giornalista e scrittore Osvaldo Piliego, direttore di Coolclub.it e
collaboratore del Nuovo Quotidiano di Puglia e di Rockerilla. Interverranno
Stefano Donno, Luciano Pagano, Dario Goffredo
Il pub di Settimio è l’approdo di generazioni
perdute, il punto d’incontro di storie confinanti, di solitudini che annaspano
nell’illusione di risolversi in cerca di una free way destinata a rivelarsi una
diàspora. Le radici si sgretolano insieme alla sassosa terra salentina,
incapaci di trattenere valori e tradizioni nell’incalzare disordinato di tempi
nuovi e non certo migliori. Luca, Francesca, Dora, zio Franco, Emanuele… dalle
storie della famiglia Peschici e dalla costellazione dei personaggi che
incrociano le vicende di Danilo emerge un quadro di gente a volte ignara di
tradire se stessa, totalmente partecipe delle inquietudini e delle corruzioni
che segnano l’oggi in modo globale, immersa in un disorientamento a mala pena
illuminato da barlumi di autocoscienza e dai legami affettivi che hanno nutrito
l’infanzia. Dal coraggioso e coinvolgente romanzo di Osvaldo Piliego esce il
Salento oscuro, nascosto a chi insiste a rifugiarsi in una pizzica mitizzata
come emblema di purezza primigenia; è la denuncia di una penna “giovane” che,
pur intrisa di nostalgia, rifiuta le panoramiche da cartolina per guardare ad
occhi aperti la realtà e interrogarsi sui rischi che essa comporta.
Osvaldo Piliego ha trentatré
anni, vive a Lecce. È laureato in Lettere moderne. Ha scritto per diverse
riviste locali e nazionali. È giornalista pubblicista. Dal 2004 è direttore di
Coolclub.it e collabora con il Nuovo Quotidiano di Puglia e Rockerilla. Ha
organizzato centinaia di concerti con la cooperativa Coolclub e suona male la
batteria da 15 anni.
Il Mattone è ancora un investimento?
"Il Mattone è ancora un investimento
oppure ...? " questo è il tema dell'incontro organizzato da Cibus
Mazzini in collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre che si
terrà a Cibus Mazzini lunedì 17 ottobre 2011 alle ore 20,00.
Interverranno l'avv. Filomena Dantini (Assessore alle Politiche Sociali e
Pari Opportunità) e Sebastian De Lorenzis e Fernando De Lorenzis (Depa
di Magliano). Modera Gianluca Pasca (Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi
Pasca)
Oggi come oggi possiamo dire che "il
mattone" come investimento può rendere più di titoli di stato a
scadenza decennale. Secondo alcuni recenti dati Milano è la città con
il rendimento migliore, ma in città come Roma e a Napoli in
determinati quartieri si possono fare veramente degli affari d'oro
Questa è l'analisi che ha messo in comparazione il prezzo degli immobili
rilevato nel primo trimestre 2011, con i canoni di locazione registrati
nello stesso periodo. Il rapporto tra il valore di vendita degli
immobili e l’affitto segna maggiori profitti nei quartieri dei grandi
centri che hanno sofferto la crisi immobiliare. Più in generale si può
dire che non sono le abitazioni del centro a garantire l'investimento
migliore, come rendimento, ma quelli semi centrali. Negli anni della
crisi in alcune zone delle grandi città del nostro paese i prezzi di
vendita sono scesi sensibilmente cosicchè da Nord a Sud l'imbarazzo
della scelta è talmente tanto che è difficile fare una prima mappatura
della convenienza: infatti i rendimenti vanno anche oltre il 4,8% dei
titoli di stato a 10 anni, secondo il tasso fissato da tesoro. Ma pare
certo che siano diventate più appetibili le aree periferiche in via di
riqualificazione, zone residenziali semi-centrali o le aree
universitarie, dove la domanda di case in affitto è addirittura
aumentata. Nonostante la crisi attuale lasci dire che chi acquista nella
crisi potrà sperare di vedere il proprio immobile rivalutarsi in
seguito, l'incertezza nel futuro rimane: rimane sul piano sociale
rimane sul piano economico, sul piano familiare e soprattutto rimane su
talune questini importanti. Le neo coppie, tutte quelle donne che
lavorano ma hanno a tutt'ora un contratto da precarie, possono ritenersi
solvibili nel qual caso volessero assumersi l'onere di un mutuo per uan
casa di proprietà? Che tipo di ricadute ci sono per questa porzione di
società civile? Di questo e molto altro ne parleranno Gianluca Pasca
(Presidente dell'Ass. Kalos Manfredi Pasca) e l'avv. Filomena Dantini
(Assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità) lunedì 17 ottobre
2011 ore 20,00. Riprendono per l'occasione i conferimenti de
L'ECCEllenze del terrotorio 2011 che Arcadia conferisce a esponenti del
mondo dell'impresa, della politica, e del sociale. In quest'occasione
verrà premiato Fernando De Lorenzis di Depa srl di Magliano per aver
portato avanti una sana politica d'impresa e di pari opportunità per la
carriera di giovani professioniste sul territorio salentino
domenica 16 ottobre 2011
Pellegrino di Provenza di Silvana Bedodi (Besa editrice)
Sullo sfondo della Provenza medievale
segnata da lotte dinastiche e ondate ereticali, si svolge la vicenda
esistenziale di Romieu de Villeneuve, il Romeo di Villanova che il
Paradiso di Dante ha consegnato alla fama come esempio di onesto
consigliere mandato in rovina dalle calunnie di corte.
La condizione di «pellegrino» di Romeo è già segnata in questo nome che il destino gli impone in una misteriosa profezia al momento della nascita. Figlio di nobili decaduti, costantemente irrequieto e sospinto dal desiderio di nuove esperienze e di nuove prove per la propria intelligenza, esce dalla miseria, trova la pace in un monastero per approdare, poi, alla corte del conte Raimondo Berengario, divenendone saggio consigliere. Il suo orgoglio e l’inappagata ricerca del senso dell’esistenza – più che l’invidia dei cortigiani – lo conducono alla scelta di lasciare quel mondo in cui non si riconosce, per tentare ancora la «conoscenza». E ora la strada intrapresa lo porta, ormai avanti negli anni ma non meno lucidamente curioso, a diventare lettore e sostegno del vecchio e cieco Padre Berengario, zio di Raimondo e, per lui, sempre amico comprensivo e sincero.
Il protagonista di questo romanzo, frutto consapevole dell’immaginazione sia rispetto all’elegiaco personaggio dantesco che al Romeo della realtà storica, è l’uomo del Medioevo che si distingue dagli altri per vivacità intellettuale e ampi orizzonti e che non trova il senso dell’esistenza né nella fede tradizionale né nell’eresia che nega la vita.
Silvana Bedodi (1956) vive e lavora a Cuneo. Appassionata di studi classici, si diletta a scrivere soprattutto su argomenti storici. Pellegrino di Provenza è il suo primo romanzo.
La condizione di «pellegrino» di Romeo è già segnata in questo nome che il destino gli impone in una misteriosa profezia al momento della nascita. Figlio di nobili decaduti, costantemente irrequieto e sospinto dal desiderio di nuove esperienze e di nuove prove per la propria intelligenza, esce dalla miseria, trova la pace in un monastero per approdare, poi, alla corte del conte Raimondo Berengario, divenendone saggio consigliere. Il suo orgoglio e l’inappagata ricerca del senso dell’esistenza – più che l’invidia dei cortigiani – lo conducono alla scelta di lasciare quel mondo in cui non si riconosce, per tentare ancora la «conoscenza». E ora la strada intrapresa lo porta, ormai avanti negli anni ma non meno lucidamente curioso, a diventare lettore e sostegno del vecchio e cieco Padre Berengario, zio di Raimondo e, per lui, sempre amico comprensivo e sincero.
Il protagonista di questo romanzo, frutto consapevole dell’immaginazione sia rispetto all’elegiaco personaggio dantesco che al Romeo della realtà storica, è l’uomo del Medioevo che si distingue dagli altri per vivacità intellettuale e ampi orizzonti e che non trova il senso dell’esistenza né nella fede tradizionale né nell’eresia che nega la vita.
sabato 15 ottobre 2011
Dante nella numerologia esoterica di Giorgia Riezzo (Arcadia Lecce edizioni Ebooks)
Il
13 ottobre 1307 all’alba, tutti i templari di Francia e a seguire
quelli d'Europa vengono arrestati nelle loro case per ordine di re
Filippo IV il Bello. L’accusa, contenuta in un libello redatto dal
cancelliere del regno Guglielmo di Nogaret (1260 ca.-1313), parla di
pratiche idolatriche e altre accuse terribili. I templari da quel
momento non sono definitivamente scomparsi e si sono adattati nel tempo
ai testi e i contesti della modernità e contemporaneità. Dunque per loro
il tempo ha scandito l'evolversi dell'ordine sotto qualsiasi punto di
vista, certo mantenendo intatti i valori e le regole, ma guardando al
progresso con attenzione e aderenza nei progetti e negli sviluppi anche
della moderna tecnologia. L’obiettivo dell’Associazione d’ispirazione
templare Arcadia Lecce, è quello di risvegliare i valori della
Cavalleria e della Tradizione dei Cavalieri Templari. Il Cavaliere
Templare di oggi è un cavaliere nelle azioni, nella comunione d'intenti,
nei sentimenti di fratellanza verso i propri fratelli e sorelle della
Congregazione e non solo. E’ una persona di buona volontà di cui sono
provate le doti morali e professionali. Inoltre l’associazione (il blog è
su piattaforma blogspot http://ilblogdiarcadialecce.blogspot.com/)
dalla sua fondazione si è spesa non solo con azioni concrete nei
confronti dei più bisognosi, ma anche ha voluto concretamente promuovere
la cultura a 360 gradi, impegnandosi inoltre nella conoscenza e
diffusione della cultura esoterica ed essoterica in ambito poetico,
saggistico e narrativo. Dunque chi pubblicherà con Arcadia Lecce
Edizioni E/books potrà esplorare un nuovo modo di fare editoria,
proponendo contenuti che sposeranno appieno una linea editoriale
semplice, dai costi concorrenziali, dall’illimitata capacità
distributiva, e di alto e indiscusso valore. Ed è proprio con questo
spirito che nasce Arcadia Lecce Edizioni E/books sotto la direzione di
Valentino Zanzarella, con la redazione composta da Daniela Pispico,
Giorgia Riezzo, Eleonora Sorrento. Arcadia Lecce Edizioni E/books
realizzera’ pubblicazioni in formato digitale e a richiesta su formato
cartaceo con cadenza aperiodica, i cui proventi verranno impiegati a
sostenere solo ed esclusivamente le attività di carattere sociale e
culturale promosse dall’associazione d’ispirazione templare Arcadia di
Lecce Per le pubblicazioni in digitale l’ass. Arcadia si avvarrà delle
piattaforme distributive ebookyou (http://www.ebookyou.it/) e
all’occorrenza Youcanprint (http://www.youcanprint.it/) della Boré srl
di Tricase (Lecce).
Non
basta aver passato al setaccio la Divina Commedia dell’immenso Dante
Alighieri, o conoscere gli aspetti più nascosti dal punto di vista
storiografico e filologico dell’opera più conosciuta della storia della
letteratura internazionale. Esiste tutto un mondo nascosto, dai
significati occulti in bilico tra la luce e l’ombra, che rivelano
aspetti del Sommo Poeta, che meritano di essere conosciuti. Dunque
questo agevole saggio di Giorgia Riezzo proposto da Arcadia Lecce
Edizioni E/books ci aiuta a capire una serie di punti di vista che
sfuggono a molti standardizzati manuali di storia della letteratura
italiana nelle nostre scuole e presso alcune cattedre di Letteratura
Italiana, e che legano Dante Alighieri ad una numerologia che di
esoterico conserva molte preziose sorprese
venerdì 14 ottobre 2011
Fedeli d’Amore di Vincenzo Troilo (Youcanprint)
FEDELI D’AMORE vuole indicare un metodo di purificazione del Cuore-Mente
come una traversata di luna tra gli scogli del mare: la Luna
rappresenta la Mente che, purificata, resta sempre Fedele al Puro Amore.
Quando essa si mette in cammino e si fonde in Quello, l’Oceano d’Amore
sito nel cuore, ossia il Regno dei Cieli di cui parla Gesù Cristo, si
purifica dalle scorie sovrapposte(vāsāna) che l’adombrano e l’agitano
come mare sottoposto ad una furiosa tempesta, allora la Meditazione e la
Ripetizione del Nome la rasserenano e la purificano nel modo più
semplice ed efficace, sicché la mente-intelletto comprende il suo stesso
moto e rimane tranquilla, in tal modo i desiderisvaniscono assieme ai
loro oggetti e alla trasmigrazione. La Mente e l’Intelletto, quando col
tempo si svelano in pienezza purificati, giungono alla Consapevolezza
Costante ed Integrata dell’Atman (il Sé Assoluto), e rifulgono del Suo
Splendore. Colui in cui tale comprensione splende pienamente è chiamato
Saggio. È scritto nelle sacre Upanisad: “Chi conosce l’Atman diventa
l’Atman stesso”. Lo scopo della nostra vita umana è quindi la
comprensione e l’attuazione della Unità del Jiva-Anima con l’Assoluto
Atman.
giovedì 13 ottobre 2011
Il presidente nero di Monteiro Lobato (edizioni Controluce)
Sembra incredibile, ma nel 1926 uno dei più grandi scrittori
brasiliani aveva già previsto tutto: una società in cui vige il telelavoro e il
voto telematico, l’opinione pubblica si orienta leggendo giornali proiettati su
schermi luminosi presenti in ogni casa, l’elettorato ha accantonato la lotta di
classe e si identifica con i suoi leader secondo il sesso e il colore della
pelle mentre negli Stati Uniti, unica potenza mondiale, è in corso una campagna
elettorale in cui, a contendersi la presidenza, ci sono un conservatore bianco,
un leader nero e una donna... Questo libro fantascientifico – il cui protagonista è il
timido Ayrton Lobo, travet carioca che ascolta basito storie giunte
direttamente dai secoli futuri – narra l’elezione dell’88º presidente degli
Stati Uniti d’America. Siamo nel 2228 e due candidati atipici, miss Evelyn
Astor e il nero Jim Roy, sembrano voler stravolgere ogni piano. Eppure, come tutti i mondi utopici e perfetti, anche
quest’America di Monteiro Lobato nasconde un oscuro perturbante, e
quell’elezione non risulterà un cristallino esempio di democrazia avanzata. Il
sogno rischia di diventare incubo, l’immaginazione un delirio.
Traduzione di Marcello Sacco.
Originario dello Stato di San Paolo, José Bento Monteiro
Lobato (1882-1948), che oggi è ricordato soprattutto per la sua produzione
letteraria per l’infanzia, popolarissima nei paesi lusofoni, fu in realtà uno
scrittore ed editore tra i più noti e influenti della sua generazione.
Polemista, narratore, traduttore, impresario, la sua opera rispecchia le
contraddizioni di un Brasile a cavallo fra tradizione e modernità.
mercoledì 12 ottobre 2011
IL NUOVO X-TIMES
Ricordo
quando, circa otto anni fa, incontrai per la prima volta Budd Hopkins, in
Francia, ad una convention ufologica europea. Era affiancato da Leslie Kean,
sua compagna d’allora e altra icona della scena ufologica internazionale.
All’epoca era appena nata la rivista Area 51, diretta da Maurizio Baiata, di
cui ero (naturalmente) entusiasta collaboratrice della primissima ora. Non era
facile guadagnarsi qualche minuto da soli con loro, presi d’assalto com’erano
da colleghi e appassionati – da gente come me insomma – che voleva cogliere
l’occasione per fare una domanda al grande Hopkins. Invece la fortuna mi
favorì, e scambiai quattro chiacchiere con quello che considero il padre della
ricerca sulle abduction, con una certa tranquillità. Ero emozionata. C’era chi
sognava di salire sul palco assieme a Billy Idol, io sognavo di parlare di
alieni e ibridi con l’autore di “Intruders”, uno dei libri che mi hanno
cambiato la vita. Con orgoglio porsi loro una copia di Area 51, spiegando che
scrivevo per quella rivista e che mi sarebbe piaciuto intervistare Hopkins, se
vi fosse stato tempo. Il tempo non c’era, cinque minuti dopo venne qualcuno a
chiamarlo e il mio momento finì, non prima però di aver effettivamente parlato
con lui di ibridi e alieni. “Lei è fra i pochi che hanno il coraggio di parlare
di abduction senza peli sulla lingua e, soprattutto, è fra i pochi ad
affrontare il tema dell’ibridazione umano-aliena”, gli dissi, “Pensa davvero
che un giorno la nostra società verrà soppiantata da questi esseri?”. Lui mi
guardò con una certa accondiscendenza, uno sguardo lucido e sereno di chi
probabilmente si era sentito porre la stessa domanda un milione di volte e non
aveva ancora perso la voglia di rispondere. Mi disse che l’argomento ibridi era
scomodo per molti suoi colleghi, perché mettere in cattiva luce l’intervento
alieno non era considerata una buona politica. Tuttavia, mi disse, buono e
cattivo sono concetti relativi. Gli alieni sono semplicemente alieni. Quasi
dieci anni dopo lo scontro in materia di abduction è ancora fermo su questo
punto: gli alieni fanno il nostro bene, gli alieni fanno il nostro male. Ma
questa è un’altra storia. Budd Hopkins è morto il 21 Agosto scorso e su X
Times, per ricordarlo, accanto al commento di Maurizio Baiata, abbiamo voluto riproporre
un articolo scritto dallo stesso Hopkins e pubblicato per la prima volta
diversi anni fa, su Area 51. Trovo che sia un articolo bellissimo (Hopkins
scriveva molto bene, era un piacere tradurlo), che mette in luce il suo spirito
analitico, il suo pensiero disincantato, ma non fanatico, sui rapimenti, e la
sua bella amicizia con un altro gigante della ricerca sulle abduction, John
Mack, che considerava l’intervento alieno in modo molto diverso da Budd e,
tuttavia, continuò a collaborare con lui. In molti anni di lavoro editoriale ho
tradotto e letto moltissimi articoli. Questo che riproponiamo, e che consiglio
di leggere fino in fondo, è uno dei miei preferiti. È vero, a mio avviso, che
molto spesso si trova più umiltà nei grandi nomi che in quelli piccoli.
Nell’ambiente ufologico di umiltà ne trovo francamente ben poca, ma Hopkins mi
fece questa impressione e così mi piace ricordarlo, un uomo dai modi semplici,
la mente geniale e un immenso coraggio, che ha aperto la strada per lo studio
dell’argomento più scomodo, più “proibito”, più screditato in assoluto, che è
stato attaccato fino all’ultimo, ma anche enormemente stimato.
Lavinia
Pallotta
Sommario:
Pag. 3-5 : Editoriali e sommario/ Pagg. 6-7: Reports dal Mondo, a cura della
Redazione/ Pagg. 8-11: “In ricordo di Budd Hopkins”, di Maurizio Baiata/ Pagg.
12-18: “Le Abduction e l’esperienza di trasformazione” di Budd Hopkins - Un
grande pioniere dello studio sui rapimenti alieni si racconta: l’inizio di una
ricerca che nessuno voleva e vuole riconoscere nell’establishment scientifico,
l’amicizia con John Mack, le loro divergenze, le loro esperienze/ Pagg. 20-24:
“Il caso Ferraro”, di Enrica Perucchietti - Un magistrato denuncia progetti di
controllo mentale in Italia e l’esistenza di una setta occulta che
coinvolgerebbe alte cariche militari, con legami nella giustizia, nella
politica, nella psichiatria e nella massoneria deviata/ Pagg. 26-30: “La magia
chiamata Fusione Fredda”, di Silvia Agabiti Rosei - Tra critiche,
insabbiamenti, mistificazioni, l’importanza globale di una ricerca, che ha
visto coinvolta l’Italia in prima linea e che adesso viene riproposta con
l’Energy Catalyzer di Rossi e Focardi/ Pagg.
32-37: “Marte, il cosmo-puzzle del mese”, di Massimo Del Genio - Possibili
verità e inganni sul Pianeta Rosso, che forse rosso non è.../ Pagg. 38-41:
“Solar Warden: Alternative 3”,
di Pablo Ayo - seconda parte - Negli anni ’70, un film-documentario e un libro
descrivono piani segreti di gruppi di potere occulto per far fronte a futuri
sconvolgimenti che avrebbero minacciato la sopravvivenza della popolazione
terrestre, al fine di garantire la salvezza delle élite. Per ammissione
dell’autore, il romanzo sarebbe molto vicino alla realtà/ Pagg.
44-53:"Speciale UFO in Italia: i casi più clamorosi del 2010”, di Nicola Testoni/ Un
viaggio lungo la penisola per capire come si è presentato l’anno scorso il
fenomeno degli Unidentified Flying Object./ Pagg. 54-56: “UFO Sì, fino a prova
contraria” di Carlo Di Litta/ Report della conferenza svoltasi a Rimini il 25
Giugno 2011/ Pagg. 58-63: “Nessuno è al sicuro”, di Eve Lorgen – prima parte - Nel
racconto di una vittima di rapimenti da parte di alieni e militari in
Scandinavia, la creazione di ibridi umano-alieni, la sottrazione della matrice
animica tramite tecnologie non terrestri, la drammatica presa di coscienza di
una manipolazione tutt’altro che benevola da parte di esseri di altri mondi e
umani collaborazionisti/ Pagg. 64-69: “L’abbraccio di Elenin”, di Gianluca
Gualterio - L’approssimarsi della cometa Elenin ha suscitato accesi dibattiti,
divisi fra rigore scientifico e interpretazioni profetiche. In questo articolo,
un lucido ed equilibrato punto della situazione/ Pagg. 70-71: Rubrica Libri, a
cura di Lavinia Pallotta/ Pagg. 72-75: “L’origine degli UFO”, di Umberto Visani
- Secondo un memorandum riservato, risalente al 1947 e divulgato dall’FBI nel
Marzo di quest’anno, esseri di altre dimensioni farebbero visita alla nostra a
bordo dei cosiddetti “dischi volanti”.../ Pagg. 76-77: Proposte di viaggio/ Pagg.
78-82: X Media Times, a cura di Pino Morelli
martedì 11 ottobre 2011
ACUFENI... tinniti... tinnitus... e se non fossero sempre MALATTIE da CURARE? di Beppe Spitzer e Matr Jala (Youcanprint)
E' la prima pubblicazione che affronta l'argomento da un punto di vista completamente diverso dal solito. Sono milioni le persone "colpite"
da questi curiosi problemi e, nonostante la medicina offra oggi
tecnologie e cure piuttosto avanzate, molte di loro non sono mai
riuscite a liberarsene. Finalmente ecco a disposizione una
diversa, incredibile ma precisa spiegazione su questo strano "male
incurabile" e anche informazioni che daranno, a chiunque lo desideri, la
possibilità di effettuare semplici verifiche personali. Antiche conoscenze ci rivelano
infatti un sorprendente segreto che alcuni ricercatori e "ammalati" di
tutti i tempi hanno però sempre conosciuto: acufeni, tinnitus, eccereta,
molto più spesso di quanto si creda non sono infatti una malattia o un
vero problema ma...questi autori hanno trovato una chiave di lettura molto più antica e misteriosa oltre che intrigante di questo fenomeno
lunedì 10 ottobre 2011
Sii felice! Con tutto il tuo cuore di Serena Chiacchiaretta (Youcanprint)
“Stiamo vivendo nell'Era dell'informazione e avvicinandoci sempre di più
nell'Età del grande risveglio spirituale, la famosa Era
dell'Intuizione. Le nostre capacità percettive stanno cambiando, anche
il nostro modo di relazionarci alla vita sta cambiando ed evolvendo,
questo significa che qualcosa o qualcuno ci sta preparando a qualcosa
... Se impariamo a conoscere il potenziale che è innato in noi e a
governalo, disciplinarlo e soprattutto ad ascoltarlo otterremo dalla
vita tutto quello che ci spetta di diritto, diritto Divino. Utilizzare i
principi della frequenza che regolano la consapevolezza e l 'energia è
lo strumento pratico per liberare le nostre anime da tutti quei limiti
imposti e autoimposti.
domenica 9 ottobre 2011
“Le Mani del Sud e altre poesie” di Vittorio Bodini e Daniele Durante (Negroamaro edizioni e Anima Mundi) a Cibus Mazzini
Cibus Mazzini presenta in
collaborazione con Arcadia Lecce e Cultura e Oltre la rassegna “30 minuti con
l’autore” che si terrà lunedì 10 ottobre 2011 ore 19,30 con la presentazione de
“Le Mani del Sud e altre poesie” di Vittorio Bodini e Daniele Durante
(Negroamaro edizioni e Anima Mundi). Introduce Stefano Donno
Il libro - Vittorio Bodini, Le
mani del Sud e altre poesie. La solarità
mediterranea, la fantasia spagnola,il riflesso misterioso dei raggi di luna e
le case imbiancate di calce nel Salento. Una voce poetica imprevedibile ci
invita al di là degli stereotipi consumati dal folclore e dal clamore dei
pregiudizi, a comprendere la realtà per trasfigurare la “rabbia di esistere” In amore. Vengono qui rappresentate le dieci
poesie musicate,corredate da illustrazioni fatta dallo stesso Bodini.
Il Cd - Vittorio Bodini/ Daniele
Durante , Le mani del Sud.
10 poesie
di Vittorio Bodini musicate da Daniele Durante. Le mani del sud sono
servite spesso a dilaniarsi e ad erigere paletti e barricate con cui inibire ed
annientare tutto ciò che gli altri cercano di costruire; ma sono servite ance a
produrre suoni che,stratificandosi, hanno dato origine a quel fermento musicale
salentino invidiato da molti. Le mani del sud, con questo lavoro riconsegnano
le parole di Bodini alla sua terra, nella speranza che la musica contribuisca a
diffondere il magico suono.
I
musicisti - Daniele Durante: voce e chitarre | Francesca Della Moncaca:
voce, percussioni Luigi Bubbico: piano| Stefano Rielli:contrabasso
Vittorio Bodini (nato a Bari nel 1914, ma di famiglia e
formazione leccese,morto a ROMA NEL 1970) è considerato tra i
maggiori interpreti e traduttori italiani della letteratura spagnola(Lorca,
Cervantes, Salinas, Rafael Alberti, Quesvedo). Fondamentali sono ancora oggi i
suoi studi : I poeti surrealisti spagnoli(Torino 1963) e sul Barocco di Góngora
(Roma 1964).
Bodini è stato soprattutto un
poeta che ha attraversato con ironia quasi picaresca,tutte le avventure del
Novecento europeo
Daniele Durante musicista e
studioso di musica popolare. È tra i fondatori del Canzoniere Grecanico
Salentino (1973) nel quale firma arrangiamenti ed elaborazioni e compone brani
inediti. Ha inciso con Il Canzoniere Grecanico numerosi lavori e ha pubblicato
da solista E allora tu si de lu sud(2008). Docente di ruolo di educazione
musicale tiene il corso monografico Musiche e trance per l’insegnamento di
Sociologia delle religioni presso L’Università Degli studi del Salento; insegna
Musica d’insieme e Storia ed Estetica della musica popolare nel corso triennale di Musica
popolare presso il Conservatorio di Lecce.
sabato 8 ottobre 2011
Gli aspetti euristici della funzione e dell’identità del pneuma nei padri della chiesa (i-iv sec. d.c.) di Cinzia Randazzo (Youcanprint)
Il presente studio si prefigge di delineare, per sommi capi, i tratti
più significativi della teologia pneumatica nei Padri. Per arrivare a
tal fine, in un primo momento, si cercherà di estrarre dalle fonti le
affermazioni relative alla pneumatologia nei Padri, mentre, in unsecondo
momento, per chiarire il pensiero dei Padri riguardo al tema proposto,
ci si avvarrà, se possibile, di recenti commentari e monografie.
Conseguentemente gli autori cristiani verranno citati dalle più recenti e
attendibili edizioni, indicate ai relativi riferimenti.
venerdì 7 ottobre 2011
L'interpretazione dei Dogmi di Cinzia Randazzo (Youcanprint)
Il documento della Commissione teologica internazionale, che ha per
titolo “L'interpretazione dei dogmi” pone in essere la questione non
solo dell'identità storica del dogma, ma anche della sua identità
teologica. La questione quindi si pone nel documento in questi termini:
se è possibile parlare di storicità del dogma, come è possibile
coniugare questo concetto con l'immutabilità stessa del dogma, dal
momento che il dogma è “una verità universale e sempre valida?”.
giovedì 6 ottobre 2011
Una lettura ermeneutica del Vangelo di Luca di Cinzia Randazzo (Youcanprint)
Il commento al vangelo di Luca è stato scritto da Origene molto
probabilmente nel periodo in cui si trovava a Cesarea, dove Origene
fondò una nuova scuola sul modello della precedente scuola di
Alessandria, la quale conobbe con Origene il suo apogeo. In questo
periodo, che copre un arco di tempo che va dal 232 fino al 254, -
periodo in cui dilagavano le correnti gnostiche ed ereticali, nonché le
persecuzioni di Massimino il Trace e di Decio-, Origene cominciò i suoi
Commentari sulle Scritture divine, con l'aiuto di Ambrogio che egli
convertì dall'eresia gnostica. Questi commentari non ci sono pervenuti
nel loro testo integro. Infatti il Commento al vangelo di Luca ci è
pervenuto in traduzione latina.
mercoledì 5 ottobre 2011
Il Paradiso dei Cavalieri di Alamut di Rassam AlUrdun (Youcanprint)
Cos’è che animava con tanta audacia le imprese dei Cavalieri di Alamut meglio conosciuti con il nome di “Assassini”? Da loro ha molto appreso anche la più famosa Cavalleria Spirituale cristiana, cioè i Cavalieri Templari. Molto
si è parlato e molto si parla ancora, della Comunità Ismailita di
Alamut, senza tuttavia mettere bene a fuoco ciò che fu un fenomeno di
estrema eterodossia, scaturita nell’ambito di una corrente Sciita,
meglio conosciuta con il nome di “ Setta degli Assassini ”. Al di là
di ogni ragionata volontà di ambire a qualcosa che più si potesse
avvicinare al giusto, ogni adepto di tale Comunità, sarebbe dovuto
partire dal principio in base al quale [ prima di agire], in qualunque
modo la Comunità avrebbe preteso, l’adepto doveva essere in grado di
compiere il più diffi cile assassinio, cioè la soppressione del proprio
io. Tutto ciò, ovviamente, avrebbe portato [ e portò ]
inevitabilmente ad incorrere in molti errori, fi no a giungere al
successivo disconoscimento di tali gesta, ad opera di coloro che furono i legittimi
eredi, ma, nel contempo, la complessa storia di tale fenomeno, viene
quasi completamente ignorata e sottovalutata, restando un capitolo
davvero misconosciuto. Questo testo, raccontato da un esoterista
islamico, traccia in poche pagine, ciò che fu la vera storia di questi
oscuri Cavalieri.
martedì 4 ottobre 2011
La badessa di San Giuliano di Marisa Di Bello (Besa editrice)
Questa è una storia d’altri tempi, di un’epoca lontana per usi,
costumi, linguaggio. Di luoghi immobili nel loro isolamento. Essa prende
spunto da vicende realmente accadute agli inizi del secolo scorso in un
convento del Sud. Attestati da un fitto carteggio tra Curia e
convento, i fatti che si svolgono esattamente un secolo fa parlano di
disordini, contrasti e malignità varie che determinano la chiusura di
quel convento e la secolarizzazione di molte suore. Su questa
trama di eventi storici si inserisce l’infelice e travolgente storia
d’amore di suor Crocifissa, badessa di San Giuliano, e il ricco
proprietario terriero Pietro Forzano, come storia emblematica, summa di
tante storie di donne, della loro impossibilità di sceglier e
liberamente e consapevolmente il proprio destino.
Marisa Di Bello è nata a Pisticci (MT) e vive a
Bari. È pubblicista iscritta all’Albo dei Giornalisti di Puglia dal 1983
e ha iniziato a pubblicare dal 1979. Ha collaborato a numerosi
periodici tra cui “Cosmopolitan”, “Noi Donne” e da oltre venti anni
collabora alla rivista di cultura ed economia “Nelmese” con rubriche e
interviste.
Tra le inchieste pubblicate: “Le Ragazze degli Anni Ottanta” per le Edizioni Levante, Bari; “Viaggio nei Pianeti Diversi” sui gruppi di tendenza per “Nelmese”; “Donne Nere” per “Cosmopolitan” sulle mutilazioni sessuali subite da donne musulmane presenti a Bari; “Isole”, inchiesta radiofonica in 10 puntate trasmessa da Radionorba, sui vari gruppi etnici presenti sul territorio.
Tra le inchieste pubblicate: “Le Ragazze degli Anni Ottanta” per le Edizioni Levante, Bari; “Viaggio nei Pianeti Diversi” sui gruppi di tendenza per “Nelmese”; “Donne Nere” per “Cosmopolitan” sulle mutilazioni sessuali subite da donne musulmane presenti a Bari; “Isole”, inchiesta radiofonica in 10 puntate trasmessa da Radionorba, sui vari gruppi etnici presenti sul territorio.
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