Ricordo
quando, circa otto anni fa, incontrai per la prima volta Budd Hopkins, in
Francia, ad una convention ufologica europea. Era affiancato da Leslie Kean,
sua compagna d’allora e altra icona della scena ufologica internazionale.
All’epoca era appena nata la rivista Area 51, diretta da Maurizio Baiata, di
cui ero (naturalmente) entusiasta collaboratrice della primissima ora. Non era
facile guadagnarsi qualche minuto da soli con loro, presi d’assalto com’erano
da colleghi e appassionati – da gente come me insomma – che voleva cogliere
l’occasione per fare una domanda al grande Hopkins. Invece la fortuna mi
favorì, e scambiai quattro chiacchiere con quello che considero il padre della
ricerca sulle abduction, con una certa tranquillità. Ero emozionata. C’era chi
sognava di salire sul palco assieme a Billy Idol, io sognavo di parlare di
alieni e ibridi con l’autore di “Intruders”, uno dei libri che mi hanno
cambiato la vita. Con orgoglio porsi loro una copia di Area 51, spiegando che
scrivevo per quella rivista e che mi sarebbe piaciuto intervistare Hopkins, se
vi fosse stato tempo. Il tempo non c’era, cinque minuti dopo venne qualcuno a
chiamarlo e il mio momento finì, non prima però di aver effettivamente parlato
con lui di ibridi e alieni. “Lei è fra i pochi che hanno il coraggio di parlare
di abduction senza peli sulla lingua e, soprattutto, è fra i pochi ad
affrontare il tema dell’ibridazione umano-aliena”, gli dissi, “Pensa davvero
che un giorno la nostra società verrà soppiantata da questi esseri?”. Lui mi
guardò con una certa accondiscendenza, uno sguardo lucido e sereno di chi
probabilmente si era sentito porre la stessa domanda un milione di volte e non
aveva ancora perso la voglia di rispondere. Mi disse che l’argomento ibridi era
scomodo per molti suoi colleghi, perché mettere in cattiva luce l’intervento
alieno non era considerata una buona politica. Tuttavia, mi disse, buono e
cattivo sono concetti relativi. Gli alieni sono semplicemente alieni. Quasi
dieci anni dopo lo scontro in materia di abduction è ancora fermo su questo
punto: gli alieni fanno il nostro bene, gli alieni fanno il nostro male. Ma
questa è un’altra storia. Budd Hopkins è morto il 21 Agosto scorso e su X
Times, per ricordarlo, accanto al commento di Maurizio Baiata, abbiamo voluto riproporre
un articolo scritto dallo stesso Hopkins e pubblicato per la prima volta
diversi anni fa, su Area 51. Trovo che sia un articolo bellissimo (Hopkins
scriveva molto bene, era un piacere tradurlo), che mette in luce il suo spirito
analitico, il suo pensiero disincantato, ma non fanatico, sui rapimenti, e la
sua bella amicizia con un altro gigante della ricerca sulle abduction, John
Mack, che considerava l’intervento alieno in modo molto diverso da Budd e,
tuttavia, continuò a collaborare con lui. In molti anni di lavoro editoriale ho
tradotto e letto moltissimi articoli. Questo che riproponiamo, e che consiglio
di leggere fino in fondo, è uno dei miei preferiti. È vero, a mio avviso, che
molto spesso si trova più umiltà nei grandi nomi che in quelli piccoli.
Nell’ambiente ufologico di umiltà ne trovo francamente ben poca, ma Hopkins mi
fece questa impressione e così mi piace ricordarlo, un uomo dai modi semplici,
la mente geniale e un immenso coraggio, che ha aperto la strada per lo studio
dell’argomento più scomodo, più “proibito”, più screditato in assoluto, che è
stato attaccato fino all’ultimo, ma anche enormemente stimato.
Lavinia
Pallotta
Sommario:
Pag. 3-5 : Editoriali e sommario/ Pagg. 6-7: Reports dal Mondo, a cura della
Redazione/ Pagg. 8-11: “In ricordo di Budd Hopkins”, di Maurizio Baiata/ Pagg.
12-18: “Le Abduction e l’esperienza di trasformazione” di Budd Hopkins - Un
grande pioniere dello studio sui rapimenti alieni si racconta: l’inizio di una
ricerca che nessuno voleva e vuole riconoscere nell’establishment scientifico,
l’amicizia con John Mack, le loro divergenze, le loro esperienze/ Pagg. 20-24:
“Il caso Ferraro”, di Enrica Perucchietti - Un magistrato denuncia progetti di
controllo mentale in Italia e l’esistenza di una setta occulta che
coinvolgerebbe alte cariche militari, con legami nella giustizia, nella
politica, nella psichiatria e nella massoneria deviata/ Pagg. 26-30: “La magia
chiamata Fusione Fredda”, di Silvia Agabiti Rosei - Tra critiche,
insabbiamenti, mistificazioni, l’importanza globale di una ricerca, che ha
visto coinvolta l’Italia in prima linea e che adesso viene riproposta con
l’Energy Catalyzer di Rossi e Focardi/ Pagg.
32-37: “Marte, il cosmo-puzzle del mese”, di Massimo Del Genio - Possibili
verità e inganni sul Pianeta Rosso, che forse rosso non è.../ Pagg. 38-41:
“Solar Warden: Alternative 3”,
di Pablo Ayo - seconda parte - Negli anni ’70, un film-documentario e un libro
descrivono piani segreti di gruppi di potere occulto per far fronte a futuri
sconvolgimenti che avrebbero minacciato la sopravvivenza della popolazione
terrestre, al fine di garantire la salvezza delle élite. Per ammissione
dell’autore, il romanzo sarebbe molto vicino alla realtà/ Pagg.
44-53:"Speciale UFO in Italia: i casi più clamorosi del 2010”, di Nicola Testoni/ Un
viaggio lungo la penisola per capire come si è presentato l’anno scorso il
fenomeno degli Unidentified Flying Object./ Pagg. 54-56: “UFO Sì, fino a prova
contraria” di Carlo Di Litta/ Report della conferenza svoltasi a Rimini il 25
Giugno 2011/ Pagg. 58-63: “Nessuno è al sicuro”, di Eve Lorgen – prima parte - Nel
racconto di una vittima di rapimenti da parte di alieni e militari in
Scandinavia, la creazione di ibridi umano-alieni, la sottrazione della matrice
animica tramite tecnologie non terrestri, la drammatica presa di coscienza di
una manipolazione tutt’altro che benevola da parte di esseri di altri mondi e
umani collaborazionisti/ Pagg. 64-69: “L’abbraccio di Elenin”, di Gianluca
Gualterio - L’approssimarsi della cometa Elenin ha suscitato accesi dibattiti,
divisi fra rigore scientifico e interpretazioni profetiche. In questo articolo,
un lucido ed equilibrato punto della situazione/ Pagg. 70-71: Rubrica Libri, a
cura di Lavinia Pallotta/ Pagg. 72-75: “L’origine degli UFO”, di Umberto Visani
- Secondo un memorandum riservato, risalente al 1947 e divulgato dall’FBI nel
Marzo di quest’anno, esseri di altre dimensioni farebbero visita alla nostra a
bordo dei cosiddetti “dischi volanti”.../ Pagg. 76-77: Proposte di viaggio/ Pagg.
78-82: X Media Times, a cura di Pino Morelli
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