Cos’è che animava con tanta audacia le imprese dei Cavalieri di Alamut meglio conosciuti con il nome di “Assassini”? Da loro ha molto appreso anche la più famosa Cavalleria Spirituale cristiana, cioè i Cavalieri Templari. Molto
si è parlato e molto si parla ancora, della Comunità Ismailita di
Alamut, senza tuttavia mettere bene a fuoco ciò che fu un fenomeno di
estrema eterodossia, scaturita nell’ambito di una corrente Sciita,
meglio conosciuta con il nome di “ Setta degli Assassini ”. Al di là
di ogni ragionata volontà di ambire a qualcosa che più si potesse
avvicinare al giusto, ogni adepto di tale Comunità, sarebbe dovuto
partire dal principio in base al quale [ prima di agire], in qualunque
modo la Comunità avrebbe preteso, l’adepto doveva essere in grado di
compiere il più diffi cile assassinio, cioè la soppressione del proprio
io. Tutto ciò, ovviamente, avrebbe portato [ e portò ]
inevitabilmente ad incorrere in molti errori, fi no a giungere al
successivo disconoscimento di tali gesta, ad opera di coloro che furono i legittimi
eredi, ma, nel contempo, la complessa storia di tale fenomeno, viene
quasi completamente ignorata e sottovalutata, restando un capitolo
davvero misconosciuto. Questo testo, raccontato da un esoterista
islamico, traccia in poche pagine, ciò che fu la vera storia di questi
oscuri Cavalieri.
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