Il passaggio di consegne tra
l’imperatore Carlo V e il figlio Filippo II comportò una serie di implicazioni
innovative che coinvolsero l’amministrazione dei domini dinastici, in
particolar modo quella dei territori italiani. Il saggio si sofferma sugli
effetti empirici dell’egemonia ispanica: il rafforzamento dei legami personali
di Filippo con i potentati della penisola, il decentramento governativo, la
territorializzazione della monarchia, il consolidamento della confessione
cattolica come elemento di stabilità interna, rappresentarono una serie di
passaggi cruciali per una primigenia acquisizione identitaria da parte degli
ancora frammentati territori italiani.
Manuel Rivero è professore di
Storia Moderna presso l’Università di Madrid. Si è occupato, con numerosi saggi
e pubblicazioni, di grandi personaggi come Filippo II e Carlo V, e delle
relazioni dinastiche nell’ordine politico europeo in epoca moderna.
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