L’istituzione massonica tende per sua natura ad attrarre tipi umani
diversissimi. Sotto la sua bandiera troviamo filantropi, guerrieri, poeti,
occultisti, libertini, filosofi, esploratori, scienziati, politici,
rivoluzionari, scrittori e infine astronauti (numerosi!). Nel XVIII e XIX
secolo, anche preti (in particolare nel Regno di Napoli) e persino vescovi. In
questo libro – come nel precedente e fortunato Storie sorprendenti di Liberi
Muratori (certi e presunti) – l’attenzione dell’autore si concentra su singole,
e sempre singolarissime, vicende. Il dato biografico è ridotto al minimo a
vantaggio di un tassello, e uno solo, del mosaico. Ad esempio, i verbali del
Consiglio di Guerra per Churchill e il Maometto per Voltaire. O magari
(Chénier, Ramorino), la morte che è, in fondo, la cosa più importante (dopo la
vita). Nell’ultimo capitolo, «L’età dei totalitarismi», non mancano alcuni
fascisti. Che i massoni abbiano avuto un ruolo nel fascismo degli esordi potrà
sorprendere qualcuno. Eppure, ce ne erano parecchi a piazza San Sepolcro, e
magari, chissà, ce n’erano pure nelle squadracce che devastavano le logge.
Resta vero che molte di quelle storie, con le loro drammatiche contraddizioni,
non possono che essere «sorprendenti». All’interno di questo affresco, che è
una sorta di piccolo Giudizio Universale, sia comunque il lettore a distinguere
gli angeli e i demoni, i sommersi e i salvati.
Lino Sacchi, nato a Milano e torinese di adozione, ha una lunga militanza
nel Grande Oriente d’Italia e nel Rito Scozzese Antico e Accettato. Ha
collaborato con le principali riviste massoniche italiane, e presso le nostre
edizioni ha pubblicato Massoneria per Principianti, Miti della Massoneria
e Storie sorprendenti di Liberi Muratori
(certi e presunti). Già professore ordinario di Geologia all’Università degli
Studi di Torino, si è avventurato su un terreno che di solito è battuto da
storici e umanisti. Ne è risultato un approccio pragmatico e disincantato
inteso a evitare il tono un po’ enfatico e agiografico che è il rischio
principale per chi scrive di Massoneria «da dentro».
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