Ecco perché la versione ufficiale dei fatti dell'11
settembre è una menzogna colossale. Dal giorno degli agghiaccianti avvenimenti
dell'11 settembre l'opinione pubblica mondiale si è sentita raccontare "la
grande bugia" ovvero la versione ufficiale di ciò che accadde quel giorno,
costellata di fantasiose menzogne, manipolazioni, contraddizioni e anomalie. Attualissimo
per gli argomenti che tratta e per le vicende ancora in corso di svolgimento,
Alice nel Paese delle Meraviglie e il Disastro delle Torri Gemelle svela i
retroscena del più grosso e funesto attentato della storia moderna, quello che
ha portato alla distruzione del World Trade Center a New York e alla morte di
oltre 3000 persone. Chi è stato il regista di quei fatti? Chi ha permesso che ciò
accadesse? Quali sono le responsabilità dei servizi di sicurezza americani? E
del Presidente degli Stati Uniti? Quali furono le vere motivazioni che spinsero
"qualcuno" a lanciare due aerei passeggeri contro il World Trade
Center e un altro contro il Pentagono? Furono pilotati da terroristi o erano
teleguidati? È veramente Osama Bin Laden il mandante degli attentati? Rispondendo
a tutte queste domande, David Icke ci presenta una realtà talmente singolare da
sembrare inverosimile e talmente cupa da lasciare sgomenti. L'autore, infatti,
inserisce gli accadimenti dell'11 settembre in una visione d'insieme molto più
ampia da cui risulta che l'attentato e la conseguente "guerra al
terrorismo" fanno parte di una strategia programmata da anni, volta a
rendere l'umanità prigioniera in un mondo di terrore, con il fine di
soggiogarla e controllarla.
Anche in questo volume Icke non finisce di stupirci, per ciò
che racconta, ma anche per la dovizia di particolari e le documentazioni che
produce a sostegno delle sue tesi. «Il fine ultimo è il controllo sulle scelte
relative al corpo, alla mente, alle emozioni e alle percezioni. È importante
che chi si oppone a tutti questi problemi e ingiustizie apparentemente diverse
si renda conto di essere manipolato da uno stesso gruppo per uno stesso fine
ultimo: il controllo delle masse. Questo, e la cerchia di persone che vi sta
dietro, è il filo rosso che lega la globalizzazione, gli additivi alimentari, i
cibi geneticamente modificati, gli antiparassitari mortali usati in agricoltura,
il fluoruro addizionato all'acqua, le radiazioni delle centrali nucleari, i
pericoli delle vaccinazioni, la rete mondiale del narcotraffico, lo scandalo
delle banche, il debito e la povertà del "terzo mondo", la
distruzione delle foreste pluviali, i sempre più diffusi mezzi di sorveglianza
e lo smantellamento delle libertà civili».
Estratto: CAPITOLO 1 - Cosa c’è dietro l’11 settembre
«I Misteri della Vita parlano a coloro che sono pronti ad
ascoltarli»… Longwalker
Sin dal 1991 cerco di far luce sulla rete che controlla
realmente questo “mondo” nascondendosi dietro una facciata di “libertà”,
“democrazia” e “giustizia”. In verità, questi concetti esistono solo come
illusioni e inganni in quella montatura cinematografica che ci viene spacciata
come “vita”. Sono solo fantasmi della nostra percezione, niente di più.
Nel corso di questi anni non vi è stato giorno, o quasi, in
cui non mi sia adoperato, in un modo o nell’altro, per svelare o divulgare la
stupefacente storia di come una rete di famiglie tra loro imparentate e
risalenti all’antichità abbia esteso il proprio controllo sulla popolazione
umana, tanto che oggi esse esercitano una vera e propria dittatura globale. Per
capire ciò che veramente sta dietro agli orrori dell’11 settembre 2001 bisogna
approfondire e comprendere parecchie questioni, molte delle quali appaiono
bizzarre o strane ai nostri occhi condizionati. Una volta individuato ogni
singolo pezzo sarà possibile ricomporre l’intero puzzle in modo da delineare lo
straordinario quadro dell’esistenza umana. Alle persone che mi chiedono la
ragione per cui queste informazioni non sono mai state rese pubbliche posso
rispondere in tre modi: a) molti ricercatori ne hanno svelato alcuni aspetti,
in alcuni casi molteplici aspetti, ma non gli è stato possibile divulgare
attraverso i mezzi di comunicazione convenzionali ciò che avevano appreso; b)
la segretezza a compartimenti stagni dietro cui si occulta la verità, si è
rivelata estremamente efficace; e c) la quantità di informazioni è così
imponente e abbraccia un periodo così vasto che è necessario individuare ogni
singolo pezzo prima di poter rivolgere la nostra attenzione all’intero puzzle. Se
la popolazione mondiale rimarrà all’oscuro di questi retroscena, i manipolatori
potranno raggirarla fornendo per atrocità grottesche come quella dell’11
settembre ridicole spiegazioni di facciata che proteggono i veri responsabili e
giustificano reazioni come la “guerra” contro l’Afganistan, un’ulteriore mossa
verso il fine ultimo della dittatura globale. Negli ultimi tre libri che ho
scritto su questo argomento, …e la verità vi renderà liberi, Il segreto più
nascosto e Figli di Matrix, ho trattato in maniera dettagliata e per un totale
di 1.500 pagine la storia del controllo sull’umanità, dimostrando come dalle
stesse famiglie tra loro imparentate da cui discendevano i re e le regine del
mondo antico, oggi discendano i presidenti, i primi ministri, i capi delle
banche e delle aziende, i proprietari di mezzi di comunicazione e i comandanti
militari del XXI secolo. Chiunque voglia documentarsi sulla natura della
condizione umana e sulla prigione mentale, emozionale e ormai anche fisica in
cui ci ritroviamo, può leggere quei libri o consultare le informazioni che
troveranno nelle 5.000 pagine web al sito www.davidicke.com. Naturalmente, in
questa sede non posso ritornare su ogni singolo concetto, poiché questo libro
si concentrerà sugli incredibili eventi dell’11 settembre 2001 e sulle loro
conseguenze, ma quei libri sono ancora in stampa per chiunque voglia
documentarsi in modo più approfondito. Tuttavia, per chi non ha familiarità con
questi argomenti, procederò ora a una breve sintesi dei retroscena essenziali
per comprendere ciò che veramente accadde l’11 settembre. Chi ha letto i miei
libri precedenti sa già di cosa si tratta.
Le stirpi e il diritto “divino” a governare - Le famiglie
dominanti all’interno del sistema di controllo occulto del genere umano
discendono da antiche stirpi che presentano una DNA diverso rispetto al resto
della popolazione. Alcuni addetti ai lavori me lo hanno descritto come un
“difetto” del DNA. Tali differenze genetiche, seppur lievi, risultano altamente
significative. Infatti, in termini di DNA, non esistono molte differenze tra
gli esseri umani e i topi, ma pensate a quali straordinarie differenze
caratterizzano queste due specie viventi per quanto riguarda il loro aspetto e
quello che possono fare. Se volgiamo il nostro sguardo al passato ci imbattiamo
nel “diritto divino” di re e regine. Di che cosa si tratta? Si tratta del
diritto a governare sulla base della propria stirpe, del proprio DNA. Alla fine
di questo libro mi soffermerò sulle origini di queste famiglie dominanti e sul
vero significato del termine “divino”. Questo tema, infatti, risulta così
inquietante e scioccante per la maggior parte delle persone che è meglio
affrontarlo dopo aver chiarito diverse altre cose. Basti dire che queste stirpi
non sono “umane” nel senso che noi diamo al termine “umano”. Questo dominio
delle stirpi esiste palesemente ancora oggi e la regina Elisabetta II ne è un
chiaro esempio. Lei vive a Buckingham Palace e gode di tutti i poteri e i
privilegi di un capo di stato solo grazie al suo DNA. Se avesse un DNA diverso,
anziché sedere sul trono potrebbe trovarsi a pulirlo. La stessa cosa vale per
il resto della sua famiglia, i cui membri occupano una precisa posizione
gerarchica a seconda del rapporto che il loro DNA ha con il “monarca” al
potere. Come confermano antichi documenti, migliaia di anni fa queste stirpi “reali”
(i “semi-dei”) furono collocate in posizioni di potere e di dominio. Da esse
provenivano i re e le regine d’Egitto, della Sumeria, della Valle dell’Indo e
del resto del mondo che rivendicarono il loro diritto divino a governare sulla
base della loro appartenenza a una di quelle stirpi. Ciò che la gente non sa è
che anche i capi politici e aziendali, i dirigenti delle banche e dei media
operano dall’interno di una simile struttura gerarchica di tipo genetico che
stabilisce ciò che ognuno deve fare. Ciò avviene perché essi appartengono alle
stesse stirpi a cui appartenevano le antiche famiglie reali e nobiliari che
governavano migliaia di anni fa. Quella stessa tribù frutto di incroci “reali e
aristocratici” controlla il mondo da tutto questo tempo. Sono cambiate solo le
posizioni da cui operano. Eccezionali cataclismi colpirono la terra
probabilmente intorno a 11.500-12.000 anni fa. Essi distrussero, per fasi,
vasti continenti dell’Atlantico e del Pacifico che sono poi diventati noti con
i nomi di Atlantide e Mu o Lemuria. La storia diffusa in tutto il mondo del
Diluvio Universale si riferisce proprio a questi fatti. Dopo tali eventi
davvero disastrosi, e altri che seguirono, le stirpi “divine” s’insediarono
nuovamente in vari luoghi. Ciò accadde soprattutto nel Vicino e Medio Oriente,
specialmente a partire dal 4.000
a.C. con un impero che aveva il suo centro in Sumeria,
nell’attuale Iraq, e che si estendeva dal fiume Tigri all’Eufrate. La Sumeria, secondo la
storiografia ufficiale, rappresentò l’inizio della “civiltà” umana come noi la
conosciamo, ma in realtà si trattò piuttosto di un nuovo inizio dopo i
cataclismi di Atlantide/Mu (Figura 1). Quelle stirpi andarono a occupare
posizioni di potere reale e amministrativo e regnarono sui popoli della Sumeria,
dell’Egitto, di Babilonia, della Valle dell’Indo e molto più lontano, fino ad
includere le Americhe e la
Cina. Nel corso dei millenni, queste stirpi si espansero
fuori dal Medio e dal Vicino Oriente fino in Europa, e le stirpi reali della
Sumeria, dell’Egitto ecc., divennero le famiglie reali e nobiliari della Gran
Bretagna, dell’Irlanda e dei paesi dell’Europa continentale, soprattutto della
Francia, della Germania e dell’attuale Belgio (Figura 2). Ovunque approdassero,
queste stirpi reali e nobiliari s’imparentavano tra loro in maniera ossessiva
attraverso matrimoni combinati e programmi di riproduzione segreti. Lo stesso
accade con le famiglie che oggi sono al potere poiché esse cercano di
perpetuare un particolare codice genetico, quel “difetto” del DNA che può
velocemente perdersi qualora ci si leghi a individui non appartenenti alla
cerchia della stirpe.
Gli imperi delle stirpi - Nei tempi antichi Babilonia fu una
delle sedi di quella rete di società segrete – gli “Illuminati” – attraverso
cui queste stirpi manipolano l’umanità. Babilonia si trovava nella stessa
regione della Sumeria. Queste stirpi degli Illuminati, poi, trasferirono il
loro quartier generale a Roma e fu durante questo periodo che fiorì l’Impero
romano e venne fondata la
Chiesa romana, ossia il cristianesimo come istituzione. In
seguito, si spostarono, nuovamente nell’Europa settentrionale, dopo la caduta
dell’impero romano e, per un certo periodo, si stabilirono ad Amsterdam, nei
Paesi Bassi. Ciò coincise con il periodo in cui gli olandesi cominciarono a
fondare il proprio impero grazie alla Compagnia delle Indie Orientali e
colonizzarono il Sudafrica. Nel 1688 Guglielmo d’Orange, anch’egli appartenente
alle stirpi, invase l’Inghilterra dai Paesi Bassi e ascese al trono inglese con
il nome di Guglielmo III, nel 1689. Guglielmo regnò congiuntamente con la
regina Maria e poi da solo, dopo la morte di quest’ultima avvenuta nel 1694. In quell’anno
Guglielmo firmò l’atto con cui si autorizzò la nascita della Banca
d’Inghilterra e a cui si può far risalire la nascita del sistema bancario
globale. Il sistema bancario e l’indebitamento sono sempre stati i mezzi
principali attraverso cui le stirpi hanno controllato l’umanità. A questo punto
le stirpi e la loro rete di società segrete spostarono il loro centro operativo
a Londra e ciò che seguì, naturalmente, fu il “glorioso” e immenso Impero
britannico. Questo, in verità, non fu l’Impero dei “Britannici”, ma delle
stirpi degli Illuminati insediatesi in Gran Bretagna.
La mano occulta - L’espansione dell’impero britannico e
degli altri imperi europei in ogni angolo del pianeta, diffuse queste stirpi in
ogni continente, compreso il Nord America, terra oggi di grande rilevanza.
Quando gli imperi europei cominciarono a entrare in crisi e a cadere,
soprattutto nel XX secolo, parve che questi continenti-colonie, come le
Americhe, l’Africa, l’Asia e l’Australasia, avessero conquistato la propria
“indipendenza”. In realtà, le stirpi degli Illuminati stavano semplicemente
trasformando un controllo palese in un molto più efficace controllo occulto –
cioè nella manipolazione degli eventi a opera della Mano Occulta di cui
l’opinione pubblica non sospetta neppure l’esistenza. Mentre questi imperi
venivano apparentemente smantellati, gli Illuminati lasciarono nelle loro “ex”
colonie, Stati Uniti compresi, una rete di società segrete e di membri delle
stirpi attraverso cui potevano manipolare il genere umano. Sin da allora
continuano a controllare ciò che avviene in queste “ex” colonie come parte di
un piano a lungo termine per imporre il controllo centralizzato del pianeta e
della popolazione. Esso si dovrà realizzare sotto forma di un governo e di un
esercito centralizzato, di una banca e di una valuta centrali; una popolazione
dotata di microchip collegata a un computer globale; e una società basata su
una sorveglianza costante e totale di ogni uomo, donna e bambino. Una ridicola
“teoria” della cospirazione? Beh, guardatevi bene intorno e vi accorgerete di
ciò che oggi sta accadendo, e mai in modo più eclatante come dall’11 settembre.
Vediamo materializzarsi giorno dopo giorno proprio quella società del Grande
Fratello descritta da George Orwell (il cui vero nome era Eric Blair) nel suo
famoso libro 1984.1 Sappiate ora che ciò che Orwell scrisse non era tanto
frutto della sua immaginazione quanto del fatto che egli era al corrente dei
piani, ossia di quella stessa struttura di governo che oggi si prospetta
dinanzi a noi – specialmente dopo l’11 settembre. La necessità di centralizzare
è ovvia. Maggiore è la diversità del processo decisionale, minore è il
controllo che su quelle decisioni si può esercitare. La diversità è l’incubo
dei controllori ed essi si sono adoperati in tutti i modi per centralizzare
ogni tipo di decisione e aumentare il proprio potere. La ragione per cui la
centralizzazione in tutti i settori della nostra vita, da quello politico a
quello economico, da quello degli affari a quello militare, fino ad arrivare a
quello dei mezzi di comunicazione, è progredita in maniera sempre più spedita è
una semplice equazione: più si centralizza il potere, più potere si ha per
centralizzare a un ritmo ancora più sostenuto.
I presidenti appartenenti alle stirpi - Le stirpi che
cercano oggi di controllare il mondo e le nostre vite sono le stesse stirpi che
dominavano le antiche società. Si tratta dei presidenti degli Stati Uniti, dei
primi ministri, delle famiglie più in vista di finanzieri e banchieri, dei
proprietari di media e di chi controlla il settore militare. I presidenti
statunitensi ne sono un esempio eclatante. Oggi negli Stati Uniti abitano 280
milioni di persone e molte altre centinaia di milioni vi hanno vissuto a
partire dal momento in cui l’illustre massone George Washington venne insediato
come presidente più di 200 anni fa. Inoltre, la diversità genetica della
popolazione americana è sempre stata enorme a causa della varietà dei luoghi da
cui i suoi membri provenivano. Quindi, sarebbe logico che i 43 presidenti, da
Washington a George W. Bush, esprimessero un po’ di quella diversità, vero?
Dopo tutto, uno degli slogan su cui si basa il mito della “libertà” americana è
che chiunque può diventare presidente degli Stati Uniti. Ehm, spiacente. La
varietà genetica dei presidenti statunitensi è incredibilmente limitata ed
essenzialmente legata alle stirpi reali e nobiliari d’Europa (vedi Il segreto
più nascosto e Figli di Matrix). Dei 43 presidenti, 34 risalgono geneticamente
a Carlo Magno (742-814), il monarca più famoso dell’attuale Francia e uno degli
esponenti più illustri della stirpe degli Illuminati. Egli fu capo dei Franchi,
da cui deriva il nome Francia, e imperatore del Sacro Romano Impero. Dal punto
di vista degli Illuminati, quindi, si trattava di un purosangue. Nelle ultime
settimane della farsesca campagna per le elezioni presidenziali statunitensi
dell’anno 2000, il Burke’s Peerage, la “bibbia” della genealogia reale e
nobiliare, confermò ciò che qui vado rivelando. Quattro anni prima, quando Bill
Clinton affrontò Bob Dole, il Burke’s Peerage sostenne che negli Stati Uniti
aveva sempre vinto le elezioni presidenziali il candidato che aveva più geni
reali. Clinton e George W. Bush hanno continuato questa tradizione. In una nota
dell’agenzia Reuters del 17 ottobre 2000, il Burke’s Peerage ha confermato che
sia George W. Bush che il suo “sfidante” Al Gore discendevano da stirpe reale e
che Bush era quello tra i due che aveva sangue più “blu”. Soltanto sulla base
di ciò e osservando gli sviluppi dietro le quinte, fui in grado di predire, tre
anni prima delle elezioni del 2000, che George W. Bush sarebbe stato il futuro
presidente degli Stati Uniti. Quella nota rivelava anche che Bush è imparentato
con tutti i monarchi europei, anche con quelli spodestati come il re d’Albania,
e con ogni membro della famiglia reale britannica. Egli è cugino di tredicesimo
grado della Regina Madre di Gran Bretagna, morta nel 2002 all’età di 101 anni,
e di sua figlia, la regina Elisabetta. Bush è cugino di tredicesimo grado
dell’erede al trono, il principe Carlo, e vanta una discendenza diretta da
Enrico III e dalla sorella di Enrico VIII, Maria Tudor, che fu anche moglie di
Luigi XI di Francia. Inoltre, egli discende anche da Carlo II d’Inghilterra.
Harold Brooks-Baker, direttore editoriale del Burke’s Peerage, affermò, secondo
la nota d’agenzia Reuters: «È ormai evidente che Mr Gore e Mr Bush hanno un
numero insolitamente vasto di antenati di stirpe reale e nobiliare». Insolito
solo per chi non conosce la storia, comunque. Egli aggiunse: «A dire la verità,
mai nella storia degli Stati Uniti due candidati presidenziali sono risultati
così ben forniti di parentele nobiliari». Brooks-Baker disse tuttavia che era
sempre esistito un significativo “fattore reale” in tutti quelli che avevano
aspirato alla Casa Bianca e citò, tra gli altri, George Washington, Thomas Jefferson,
Franklin e Theodore Roosevelt e Ronald Reagan, che potevano tutti vantare
legami di sangue blu. Aggiunse che Al Gore, cugino dell’ex presidente Richard
Nixon, discende da Edoardo I d’Inghilterra e vanta antenati che discendono dal
Sacro Romano Impero come gli imperatori Luigi II, Carlo II e Luigi I. Ciò,
quindi, ne fa un discendente di Carlo Magno, l’imperatore dell’VIII secolo.
Questi legami con Carlo Magno fanno di Al Gore un cugino di George W. Bush.
La lingua segreta – il simbolismo
Le stirpi e la rete degli Illuminati sono ossessionati dal
simbolismo e i loro simboli e codici che risalgono a migliaia di anni fa, si
possono rinvenire ovunque all’interno della società americana e nel resto del
mondo. L’antico simbolo degli Illuminati raffigurante una piramide priva di
vertice o una piramide e un “occhio che tutto vede” venne impresso sulla
banconota da un dollaro (Figura 3) negli anni 1933/34 dal presidente Franklin
Delano Roosevelt, uno dei più importanti uomini di facciata degli Illuminati
negli Stati Uniti durante il XX secolo. I simboli più tipici degli Illuminati
sono la fiamma eterna o la torcia accesa che rappresentano gli “illuminati”,
ossia gli iniziati alle conoscenze negate al resto della popolazione. La torcia
accesa degli Illuminati è in pugno alla Statua della Libertà. Quest’ultima
venne donata a New York dai massoni francesi di Parigi che sapevano ciò che
essa e la torcia simboleggiavano. Esiste una copia praticamente speculare della
Statua della Libertà su un’isola nel fiume Senna, a Parigi. La Statua della Libertà è, in
realtà, la raffigurazione simbolica della regina Semiramide, la dea venerata
dalle stirpi degli Illuminati all’epoca in cui erano insediate in Babilonia. Se
guardate le Figure 4 e 5 vedrete l’immagine della regina Semiramide su
un’antica moneta e la sua raffigurazione sotto forma di Statua della Libertà.
La trinità babilonese era composta da Nimrod, che veniva simboleggiato da un
pesce; Tammuz o Ninus, il figlio che morì per salvare l’umanità; e la regina
Semiramide, la dea madre che veniva raffigurata sotto forma di colomba. Gli
Illuminati ricorrono a un simbolismo che potremmo definire rovesciato. Essi
collocano i loro simboli ovunque, intorno a noi, ma attribuiscono loro un
significato opposto rispetto a quello reale. Per esempio, la colomba è un
simbolo di pace per la maggior parte delle persone, ma per le stirpi degli
Illuminati essa rappresenta la loro dea, la regina Semiramide. La torcia accesa
significa libertà agli occhi dei popoli, ma per gli Illuminati essa è il
simbolo principale dei loro piani e del loro controllo. I nazisti capovolsero
l’antico segno della svastica facendone un simbolo negativo e i Satanisti hanno
capovolto il pentacolo, orientandone la punta verso il basso, per la stessa
ragione. Tutto ha un valore simbolico e rituale per gli Illuminati e così è
sempre stato. Dopo aver ucciso il presidente Kennedy a Dallas nel 1963, il Rito
scozzese della Massoneria fece erigere nella Dealey Plaza un obelisco
sormontato da una torcia accesa. Quando Kennedy venne sepolto nel cimitero di
Arlington, a Washington DC, una torcia accesa, la fiamma eterna degli
Illuminati, venne posta sulla sua tomba. Il luogo a Parigi in cui la gente
deposita i propri tributi a Diana, la principessa assassinata, è un’imponente
rappresentazione della fiamma sorretta dalla Statua della Libertà. Essa si
trova sopra la galleria del Pont de l’Alma, il luogo che gli Illuminati
scelsero per la sua morte nel 1997 (vedi Il segreto più nascosto). La regina
Semiramide, il cui nome tradotto significa “portatrice del ramo”, veniva
rappresentata in Babilonia come una colomba e quando gli Illuminati
trasferirono la loro sede a Roma, questa dea venne venerata come Venus Columba,
ovvero Venere la Colomba.
La parola francese che designa la colomba è ancora “colombe”.
Questa è la ragione per cui un uomo che si firmava con il nome di “Colon” è
noto alla storiografia ufficiale come “Colombo”. Costui, nel 1492 portò il ramo
della colomba nelle Americhe e per questo venne ribattezzato con un nome simbolico
che si riferiva alla “dea” degli Illuminati. Per la stessa ragione troviamo la
sede del governo statunitense localizzata a Washington “DC”, il Distretto di
Columbia, ovvero la colomba, cioè Semiramide. In Canada troviamo la British Columbia,
ed abbiamo ancora la
Columbia Broadcasting (CBS), la Columbia University
e la Columbia
Pictures, che ha per simbolo la donna con la torcia accesa.
Tali simboli abbondano anche in relazione all’11 settembre. Le torri gemelle, o
colonne gemelle, sono antichi simboli degli Illuminati risalenti ad Atlantide.
Una delle leggende a fondamento delle società segrete dei Massoni e dei
Cavalieri Templari è quella di Iachin e Boaz, le “colonne gemelle” di
Atlantide, che si dice siano state erette all’entrata del Tempio di re Salomone
a Gerusalemme. Nell’Antico Testamento troverete chiari riferimenti a tutto
questo:
Eresse le colonne nel vestibolo del tempio. Eresse la
colonna di destra, che chiamò Iachin, ed eresse la colonna di sinistra, che
chiamò Boaz.
(1 Re 7:21)
Eresse le colonne di fronte alla navata, una a destra e una
a sinistra; quella a destra la chiamò Iachin e quella a sinistra Boaz.
(2 Cronache 3:17)
Potete trovare il simbolo delle colonne gemelle
nell’architettura massonica e, secondo la leggenda, le due originali furono
costruite da abitanti di Atlantide chiamati “figli di Lamech”. Gli Stati Uniti
sono per gli Illuminati la “Nuova Atlantide”. C’è una leggenda che parla di due
colonne gemelle o torri gemelle, delle quali una rappresentava l’Alto Egitto
(la torre nord) e l’altra il Basso Egitto (la torre sud). Esiste anche il mito
delle colonne gemelle di Ercole che si dice egli avesse posto all’entrata del
Mediterraneo. Lo stesso numero 11, naturalmente, si compone di due colonne
gemelle e il primo aereo che si schiantò sulle torri gemelle l’11 settembre fu
il volo numero 11. La ricorrenza del numero 11 negli eventi di quella giornata
è straordinaria, ma del tutto scontata per chi è addentro ai rituali degli
Illuminati.2 Esattamente l’11 settembre 1990, 11 anni prima dell’11 settembre
2001, George Bush padre fece un discorso davanti al Congresso evocando un Nuovo
Ordine del Mondo. Questo è l’antica espressione in codice con cui vengono
designati i piani degli Illuminati finalizzati al controllo globale che quegli
attacchi terroristici dovevano promuovere. Anche il Pentagono fu preso di mira
l’11 settembre. Il simbolo del pentagono è il centro del pentacolo, il simbolo
più tipico dei rituali satanici degli Illuminati e 911 è il numero telefonico
che gli americani fanno in caso di emergenza. Questa non è certo una
coincidenza, come saprà bene chiunque abbia approfondito la straordinaria
ossessione che gli Illuminati nutrono nei confronti dei simboli. Nell’ultimo
capitolo mi soffermerò sulle origini di tale ossessione. Anche il nome Capitol
Hill rientra nel simbolismo degli Illuminati e deriva dal colle capitolino, un
luogo appena fuori Roma, sacro agli Illuminati durante l’Impero romano (vedi Il
segreto più nascosto e l’archivio di simboli presente nel mio sito per saperne
di più sul linguaggio segreto degli Illuminati, da cui siamo circondati). Lo
stesso simbolismo ricorre anche nei loro discorsi e nelle loro dichiarazioni.
Per decifrare il loro codice bisogna capovolgere il senso di ciò che sembrano
dire. Quando annunciano di credere qualcosa, vuol dire che non lo credono.
Quando dicono che faranno qualcosa, vuol dire che non lo faranno, e così via. È
una sorta di Alice nel paese delle meraviglie calato nella realtà. Essi operano
attraverso questo simbolismo in codice in cui ogni cosa è rovesciata. Così,
uccidere migliaia di civili afgani diventa “combattere per la libertà, la pace
e la giustizia”. Per esempio, sostituite “la loro” con “la nostra” nella
seguente dichiarazione di George W. Bush dopo l’11 settembre, e vi renderete
conto che sta parlando di se stesso e di quelli che lo controllano: «La loro
crudeltà è del tipo peggiore, una crudeltà che è alimentata, non fiaccata,
dalle lacrime. La loro violenza è del tipo peggiore, cattiveria allo stato puro
che osa rivendicare l’autorità divina. Noi non riusciamo a comprendere
interamente i piani e la potenza del male, ci basti sapere che il male, come il
bene, esiste. E nei terroristi il male ha trovato dei servi fedeli».
Gli Illuminati - Le famiglie dell’“élite”, non più di 13 ai
vertici della piramide, esercitano il proprio controllo sull’umanità attraverso
una rete di società segrete. Questa rete, e le stirpi tra loro imparentate di
cui essa è al servizio, sono diventate note con il nome di Illuminati. Con
questo nome viene designata un’organizzazione che troviamo all’interno di tutte
le principali organizzazioni. È come un cancro. Tutte le principali società
segrete scelgono scrupolosamente proprie reclute da destinare agli Illuminati e
tali individui vanno poi a ricoprire in tutto il mondo posizioni di potere.
Infestano tutte le razze, le etnie, le religioni e le nazioni, eppure, tanto è
efficace la segretezza a compartimenti stagni, che la maggior parte dei membri
di queste società segrete non sospetta nulla. La maggior parte dei massoni non
procede mai oltre i primi tre livelli, i cosiddetti Gradi Blu. Costoro non
hanno idea dello scopo ultimo della loro organizzazione. Persino la maggior
parte di quelli che sembrano accedere ai livelli più alti, come il 33° grado
del Rito scozzese, sanno relativamente poco, a meno che non siano “eletti”.
Solo un’esigua minoranza, composta da individui appartenenti a particolari
famiglie e alla loro progenie, approdano dai vertici ufficiali delle singole
società segrete ai gradi degli Illuminati, che si trovano ancora più in alto.
Sono questi i livelli a cui le società segrete inviano i loro eletti, ma almeno
il 95% dei loro membri non sa niente circa l’esistenza di questi livelli, né di
chi li occupa e delle loro attività. Tra le società segrete più importanti
all’interno della rete degli Illuminati ci sono i livelli più elevati dei
massoni, i Cavalieri Templari, i Cavalieri di Malta, i Cavalieri di San
Giovanni di Gerusalemme e i Gesuiti, l’organizzazione che controlla la Chiesa cattolica romana,
anch’essa al servizio degli Illuminati. L’organizzazione dei Gesuiti è
estremamente potente all’interno degli Illuminati di tutto il mondo e riveste
un ruolo altamente significativo nella manipolazione della società mondiale.
Tra le famiglie coinvolte troviamo i Rothschild, i Rockefeller, la casata dei
Lorena, gli Asburgo e la dinastia dei Thurn und Taxis di Bergamo, in Italia,
che si è diffusa in Belgio, in Baviera e in molti altri luoghi. Anche la
famiglia dei Thurn und Taxis è molto importante per gli Illuminati, sebbene non
venga menzionata dagli studiosi quanto le altre.
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