L'Orfismo si diffuse in Grecia nel VI secolo   a.C. come religione misterico-dionisiaca parallela alla religione   pubblica olimpica. Il punto centrale della sua proposta dottrinale -   contro la visione omerico-esiodea degli uomini intesi come mortali - è   la credenza nelI'immortalità e nella reincarnazione dell'anima (o   demone, un frammento del dio Dioniso intrappolato nell'involucro del   corpo), con tutte le pratiche di purificazione che verranno poi riprese e   ripensate dalla filosofia pitagorica e platonica. L'edizione classica   di Kern del 1922, qui proposta integralmente con la prima traduzione   italiana, raccoglie sia le testimonianze sia i frammenti della   tradizione scritta, ma anche materiale archeologico, tratto soprattutto   dalle laminelle auree che gli orfici ponevano sulle fronti dei defunti   prima della sepoltura, Il volume è introdotto da un asggio di Giovanni   Reale, che mette in luce l'importanza dell'Orfismo per la nascita del   concetto di psyche nella successiva filosofia presocratica. 

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