I Celti consideravano l’isola di Avalon – identificabile con l’attuale Glastonbury
– il punto di passaggio dell’Asse del Mondo. Il Tor di Glastonbury rappresenta
l’archetipo della montagna sacra e spiri- tuale, e funge da scala per il cielo.
Le sorgenti costituiscono il mezzo per accedere al magico regno degli spiriti
del sottosuolo, e per uscir- ne. La Chalice Well e la caverna presso la White Spring sono i
luoghi in cui si materializzano le fonti della saggezza, della poesia, della
sessualità, della guarigione, dell’immortalità e della prosperità. Vero e
proprio specchio del sacro, Avalon-Glastonbury rappresenta per i mistici il
castello del Graal e la patria di Excalibur, ed è il luogo in cui è sepolto re
Artù, che non è morto, ma aspetta di fare il suo ri- torno dagli inferi.
D’altra parte il luogo è da sempre importante anche per la Chiesa britannica, perché
lì, nel VI secolo, nacque la fede cristiana e venne costruita la prima
cattedrale. Nicholas Mann, analizzando dettagliatamente le caratteristiche del
paesaggio di Avalon – tra cui lo Zodiaco di Glastonbury, l’Abbazia, il Labirinto
del Tor e la St Michael
Line – mostra come esse siano espressioni del potere dell’isola, in cui
converge la forza magica e spirituale del paesaggio inglese.
Nicholas R. Mann, laureato in storia antica e antropologia, è il massimo
conoscitore delle vicende e dei luoghi che hanno dato vita ai misteri
dell’isola di Avalon. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Druid Magic (2000),
The Dark God (1996) e Giants of Gaia (1995).
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