lunedì 18 giugno 2012

Avalon - I sacri misteri di Artù e Glastonbury di Nicholas R. Mann (Edizioni L’Età dell’Acquario)


I Celti consideravano l’isola di Avalon – identificabile con l’attuale Glastonbury – il punto di passaggio dell’Asse del Mondo. Il Tor di Glastonbury rappresenta l’archetipo della montagna sacra e spiri- tuale, e funge da scala per il cielo. Le sorgenti costituiscono il mezzo per accedere al magico regno degli spiriti del sottosuolo, e per uscir- ne. La Chalice Well e la caverna presso la White Spring sono i luoghi in cui si materializzano le fonti della saggezza, della poesia, della sessualità, della guarigione, dell’immortalità e della prosperità. Vero e proprio specchio del sacro, Avalon-Glastonbury rappresenta per i mistici il castello del Graal e la patria di Excalibur, ed è il luogo in cui è sepolto re Artù, che non è morto, ma aspetta di fare il suo ri- torno dagli inferi. D’altra parte il luogo è da sempre importante anche per la Chiesa britannica, perché lì, nel VI secolo, nacque la fede cristiana e venne costruita la prima cattedrale. Nicholas Mann, analizzando dettagliatamente le caratteristiche del paesaggio di Avalon – tra cui lo Zodiaco di Glastonbury, l’Abbazia, il Labirinto del Tor e la St Michael Line – mostra come esse siano espressioni del potere dell’isola, in cui converge la forza magica e spirituale del paesaggio inglese.
Nicholas R. Mann, laureato in storia antica e antropologia, è il massimo conoscitore delle vicende e dei luoghi che hanno dato vita ai misteri dell’isola di Avalon. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Druid Magic (2000), The Dark God (1996) e Giants of Gaia (1995).

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