In un tempo remoto un gruppo di esseri eccezionali abitò una regione
meravigliosa che offriva tutte le ricchezze del creato. Dopo aver superato ogni
genere di difficoltà, quegli uomini erano arrivati in una terra dove splende
sempre il sole. Un simile luogo evoca i paesaggi meridionali dal clime mite,
eppure, scrive Christian Jacq, il paradiso di tali eletti si trovava nel Nord
del mondo, là dove siamo soliti pensare che regni il freddo e la desolazione. Nel
corso dei millenni il loro messaggio di pace e fratellanza è stato tramandato
di generazione in generazione, ma, con il prevalere delle religioni rivelate
originarie del Mediterraneo, il Nord è diventato un simbolo negativo, un luogo
ignoto e pericoloso, il regno dell’oscurità. Quel sapere antico è stato ridotto
a superstizione e i suoi depositari sono stati combattuti con ogni mezzo. Ma
non annientati. Infatti ancora oggi custodiscono preziosi segreti sul destino
che attende l’umanità. Christian Jacq ha avuto il privilegio di entrare in
contatto con alcuni membri della Confraternita dei Saggi del Nord e ha raccolto
la testimonianza di una ricerca iniziatica che risale all’origine del mondo e
che ha come fine la pienezza spirituale e l’equilibrio interiore, in armonia
con le forze della natura. Jacq invita il lettore ad aprire il cuore e la mente
per accogliere una sapienza che da Apollo a Ercole, da Odino a Gengis Khan, dai
celti ai mongoli, dagli antichi egizi agli gnostici, dai pitagorici ai monaci
costruttori delle cattedrali gotiche ha attraversato come un fiume carsico la
storia e la cultura dell’uomo. I suoi miti e i suoi simboli ci dicono che il
Paradiso non è affatto perduto se ricominciamo a cercarlo alla luce che viene
dal Nord, fuori e dentro di noi.
Christian Jacq è nato a Parigi nel 1947. Egittologo, scrittore di fama
mondiale, è autore di numerosi romanzi e saggi dedicati all’antico Egitto, tra
i quali i cinque volumi della «saga di Ramses». Tra le sue opere più recenti
ricordiamo i quattro volumi del «romanzo di Mozart». Da molti anni, insieme
alla moglie e a un gruppo di collaboratori, cura e incrementa un archivio fotografico
dell’Egitto per la tutela dei siti archeologici in pericolo.
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