Cinque e quaranta gradi cielo
brucerà
Fuoco s’avvicina alla grande
città nuova
Istante grande fiamma sparsa
salterà
Quando si vorrà dei Normanni fare
prova
(Le Centurie, quartina VI-97)
È difficile sottrarsi alla
suggestione di queste poche righe in cui Nostradamus sembra anticipare l’11
settembre 2001. Da secoli, del resto, Le Centurie fanno la gioia degli
enigmisti, la disgrazia di interpreti incauti e la fortuna di alcuni esegeti. Coacervo
di immagini folgoranti, simboli arcani e allusioni sfuggenti, formano un
insieme in apparenza inestricabile, con diversi possibili livelli di
comprensione.
Ma chi fu davvero il loro autore,
quale vita si nasconde «sotto ’l velame de li versi strani»?
Nostradamus nasce in Provenza nel
1503. Il Rinascimento è al suo apogeo e si può ben dire che la storia
dell’Europa coincida con la storia del mondo. L’umanesimo filosofico e
letterario permette il recupero delle antiche radici, mentre le esplorazioni, i
viaggi, i commerci consentono di incontrare altre culture, di acquisire e
diffondere nuove conoscenze scientifiche e tecniche, di permeare il mondo dei
propri valori.
Nostradamus è espressione di
questa civiltà: medico, «astrofilo», come egli stesso amava definirsi,
alchimista, esperto farmacista, viaggiatore poliglotta e instancabile, e anche
uomo pieno di spirito, gaudente (morì di gotta), autore di almanacchi e ricette
culinarie per le casalinghe del XVI secolo. Consapevole dei corsi e ricorsi
della storia, più che prevedere, Nostradamus si sforzò forse di dedurre ciò che
la ruota del tempo avrebbe generato. All’avanguardia rispetto ai contemporanei,
seppe mascherare bene le sue idee anticonformiste, pericolose in un’epoca in
cui continuava a operare la Santa Inquisizione.
Al di là di tutto questo, resta
però vero che le Centurie trasmettono, pure al lettore più scettico e
prevenuto, una inquietudine sottile e persistente, che è divenuta anche più
penetrante in questi anni tempestosi e che è impossibile ridurre a semplici
meccanismi razionali.
PIERRE-ÉMILE BLAIRON è uno
studioso di mitologia e filosofia orientale. Autore di numerose biografie, dirige la rivista trimestrale «Hyperborée».
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