Tra mito e storia, le figure di Ecate, Medea,
Cassandra, Didone, Eritto, Panfila, Melusina, Ginevra e le altre grandi streghe
maghe e fattucchiere. Ma anche la storia delle pratiche magiche e della
persecuzione che migliaia di donne sapienti hanno subito a causa
dell’Inquisizione.
La stregoneria è da sempre
associata a due questioni fondamentali: il genere e la religione. Laddove si
riscontrano pratiche magiche a custodirne i saperi sono le donne. In epoca
antica questo potere era associato alla divina Ecate, mentre dall’avvento della
dicotomia Dio/Lucifero e della Santa Inquisizione, i poteri magici che, essendo
inspiegabili, sembravano contrastare le leggi di natura, venivano fatti
risalire ai favori dello stesso demonio. Jiménez raccoglie ed elabora in un
quadro completo tutte le testimonianze su figure storiche o mitiche di streghe
e sulle loro pratiche magiche. Medea, Circe, Didone, Ginevra, Acantide, Eritto,
Panfila, Melusina e i loro affascinanti miti tra consistenza storica e la
leggenda. Ampio spazio viene dedicato alle pratiche magiche, soprattutto a
quelle proibite. Paradossalmente infatti la Santa Inquisizione
e i suoi verbali sono la prima fonte di conoscenza per quel che riguarda i
rituali praticati. Per l’Inquisizione, macroargomento della trattazione, “la
stregoneria divenne uno strumento di disciplina sociale, canalizzando alcuni
modelli di buona o cattiva condotta e delineando persino l’ortodossia
ecclesiastica.” un vero e proprio spartiacque: le donne che non sottostavano
alle regole rigidissime della vita famigliare medievale, che si preoccupavano
di capire come procurare e procurarsi aborti e unguenti per prevenire
gravidanze e curare i mali femminili erano viste come un nemico del potere
spirituale e temporale della Chiesa, quindi da annientare al grido di «Non
bisogna lasciare in vita neanche una strega». Eppure le pratiche di divinazione
e le magie si sono moltiplicate nel tempo assumendo forme e branche differenti,
basti pensare all’astrologia o alle sedute spiritiche. Per tutte coloro che si
sentono un po’ streghe e vogliono cimentarsi con pratiche antichissime magari
durante la notte di ognissanti, c’è una foltissima letteratura ragionata sulle
invocazioni a Ecate, gli strumenti e le formule magiche, i giorni propizi, le
erbe e gli animali adatti ai rituali…
Rafael M. Mérida Jiménez è
docente di Letteratura Spagnola presso l’Università di Lleida e ricercatore del
“Centre Dona i Literatura”. Ha insegnato nelle università di Barcellona,
Girona, Houston e Portorico. Oltre alle ricerche sulla letteratura spagnola,
soprattutto cortigiana e cavalleresca, si è occupato di universo femminile e Queer
Theory. È autore di Women in Medieval Iberia (2000), Damas, santas y pecadoras
(2008) e di un libro sulla vita di Santa Teresa d’Avila, Llevar la vida con
suavidad (2006). Nell’ambito dei Gender Studies ha elaborato alcune teorie
pubblicate nei saggi Sexualidades transgresoras (2002) e Diálogos gays,
lesbianos, queer (2007).
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