Questa traduzione e commento alla
regola dei templari offre, in un libretto agile ed efficace, oltre ad
un’analisi sulla antica ed originale stesura della regola, una lettura di
“principii tradizionali” che risultano essere una reale guida d’etica cavalleresca.
Ai nostri giorni ripassare tali principi può risultare incongruo, in una
società dove si è quasi perduto il significato di parole quali “onore”,
“ordine”, “permesso”, “lealtà”. Ripassare dunque i 72 punti della Regola può
essere oggetto di meditazione per chiunque s’interessi di tradizione.
Ricordiamo alcuni punti che possono essere particolarmente stimolanti:
dal punto 1: “Voi che rinunziate
alla vostra volontà ed i Cavalieri non professi che, per la salvezza della loro
anima servono insieme a voi il sommo re con cavalli ed armi, prendete il
proposito di ascoltare integralmente, con puro e devoto desiderio, il mattutino
e tutto l’intero Ufficio….”
Dal punto 10 “Nel corso della
settimana vi basti mangiar carne tre volte,,,,perché il frequente uso della
carne comporta una grave corruzione del corpo…”
Dal punto17: “…E ciò sia fatto in
questo modo, come è scritto: “Non fuggirai al peccato con il troppo parlare
(Prov. X-19) e in un altro è scritto “Morte e vita sono in potere della
lingua”./Prov. XVIII-21) : proibiamo del tutto che in questi discorsi si usino
scurrilità e parole inutili e che muovano al riso…”
Dal punto 34: “…Pertanto si
obbedisca senza indugio quando un ordine sia stato dato dal maestro o da cgi ne
abbia da lui ricevuto facoltà, ed agiscano speditamente come se avessero avuto
l’ordine da Dio e non abbiano alcun ritardo a compierlo.”
Dal punto 41: “…Pertanto
proibiamo ed energicamente ci opponiamo a che qualche fratello professo ardisca
rammentare ad altro fratello o a qualsiasi altra persona, le prodezze o per
usare un termine appropriato, le stoltezze che compì con tanto danno quando era
nella cavalleria secolare e i diletti della carne con femmine spregevoli o
altri argomenti del genere…”
Riteniamo che tali semplici
accenni possano far sufficientemente riflettere e ci viene in mente che cosa
mai potrebbe accadere se tali regole, anche se edulcorate, potessero essere
reintrodotte nei rapporti fra gli uomini.
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