Un giorno, mentre è immerso nella
pace di un bosco, intento ad osservare la vita degli spiriti di natura, Hodson
viene contattato da una schiera di angeli di nome «Bethelda» che a poco a poco
gli rivelano le meraviglie del loro mondo e quanto gli angeli siano ansiosi di
entrare in contatto con gli esseri umani per aiutarli nella loro evoluzione.
Gli spiegano che l’umanità è ormai pronta per iniziare coscientemente una
collaborazione con il mondo angelico pur rispettando alcuni principi
essenziali. Le facoltà richieste a chi desidera tale contatto sono la purezza,
la semplicità, la rettitudine e la neutralità; quei membri della razza umana
che sapranno aprire il cuore e la mente ai fratelli dell’altra sfera troveranno
una conferma immediata della loro realtà. Nel libro vengono descritti i vari
compiti degli angeli guaritori, degli angeli custodi, degli angeli costruttori,
di quelli della musica, della natura, dell’arte. Vengono poi fornite istruzioni
su come costruire un tempietto per facilitare la loro invocazione ed elencate
alcune preghiere specifiche per ogni diversa schiera di angeli.
Geoffrey Hodson (1886-1983) è considerato il più grande
chiaroveggente degli ultimi decenni. È stato un grande teosofo e ha
sperimentato, specialmente nel mondo degli elementali, le energie invisibili
che sottendono la nostra realtà: esperienze di cui ha lasciato memoria in
numerosi scritti.
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