La leggenda del  Graal, la mitica coppa contenente il sangue di Cristo morente, è la più  diffusa delle storie che formano il ciclo di Re Artù. Quest'indagine  appassionata ne ricerca le fonti.
Jessie  Laidlay Weston studiosa di medioevo e filologa profondamente  impressionata dalla teoria della unica grande religione primitiva,  diffusa dal capolavoro di James G. Frazer Il ramo d'oro, ne applicò i  presupposti nelle indagini sui miti e gli archetipi della letteratura  (Leggende e drammi wagneriani, Re Artù e i suoi cavalieri, Carlo Magno e  i suoi Pari) e soprattutto in questo celebre e fondamentale studio  sulle origini della leggenda del Santo Graal, fatta risalire alla  conservazione e metamorfosi nel Cristianesimo di antichi rituali di  fertilità tramandati nelle forme nuove di poemi: «Il Graal ci offre una  versione romanzesca di quella figura strana e misteriosa che si aggira  nell'oscuro passato dei nostri progenitori Arii. È solo nell'accettare  l'ipotesi di una antica e intima connessione tra il Cristianesimo e i  misteri pagani, che noi troveremo la chiave di interpretazione del  mistero del Graal».  
Jessie Laidlay Weston  (1850-1928), studiosa di medioevo e filologa, giunse a una  pionieristica impostazione interdisciplinare che riuniva alla filologia  le nuove discipline dell’antropologia, dello studio del folklore, della  magia, della iconografia simbo
Indagine sul Santo Graal di Jessie Laidlay Weston 
Traduzione di Laura Forconi Ferri
Introduzione di Attilio Brilli

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