mercoledì 26 ottobre 2011

Filippo II e il governo d'Italia. Uno studio appassionante sulle radici ispaniche dell’Italia di Manuel Rivero (Edizioni Controluce)














Il passaggio di consegne tra l’imperatore Carlo V e il figlio Filippo II comportò una serie di implicazioni innovative che coinvolsero l’amministrazione dei domini dinastici, in particolar modo quella dei territori italiani. Il saggio si sofferma sugli effetti empirici dell’egemonia ispanica: il rafforzamento dei legami personali di Filippo con i potentati della penisola, il decentramento governativo, la territorializzazione della monarchia, il consolidamento della confessione cattolica come elemento di stabilità interna, rappresentarono una serie di passaggi cruciali per una primigenia acquisizione identitaria da parte degli ancora frammentati territori italiani.

Manuel Rivero è professore di Storia Moderna presso l’Università di Madrid. Si è occupato, con numerosi saggi e pubblicazioni, di grandi personaggi come Filippo II e Carlo V, e delle relazioni dinastiche nell’ordine politico europeo in epoca moderna.

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