giovedì 20 dicembre 2012

La lettera di Carlo Chiri (Lupo editore)



Una brillante professione non risolve l’inquietudine interiore di Joffrey, che da anni gira a vuoto in cerca di se stesso e delle ragioni del proprio fallimento sentimentale. Seguendo il consiglio di un collega francese appassionato di storia dei Templari e di miti, va in cerca di un misterioso “precettore” che potrebbe aiutarlo a risolvere il suo malessere esistenziale e finisce in una sperduta campagna presso i ruderi di un’antica costruzione le cuimura recano traccia di oscuri simboli.
Comincia così per lui un percorso magico e rivelatore che, portandolo su piani temporali diversi, lo guiderà nell’intricato puzzle dell’errore umano e delle fragilità che segnano da sempre le anime sofferenti. Una serie di incontri straordinari e l’amicizia di due generosi compagni di viaggio lo sostengono nel suo tormentato cammino, ma è dagli occhi di una bambina che giungerà l’illuminazione. L’appassionante storia di un’identità perduta e ritrovata, della battaglia quotidiana di chi cerca la forza di “guardarsi in faccia” e di perdonarsi. Un affascinante viaggio tra gli archetipi della coscienza collettiva.

Nasce in Sicilia circa 45 anni fa. Vive durante la sua infanzia e prima adolescenza in Toscana, in una cittadina vicino Firenze. All’età di 13 anni si trasferisce con tutta la famiglia in Puglia, a Muro Leccese (LE) dove attualmente abita. Spende sei anni della sua esistenza in Africa fra Congo e Angola e nel frattempo visita molti paesi del mondo. Attualmente lavora in Asia Centrale.
Ha indagato il sottosuolo della terra per mestiere. Stavolta ha provato a indagare un aspetto dell’animo umano… per passione. Questo è il primo tentativo di romanzo della sua vita.

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