Kaspar Jr. Van Wittel era letteralmente catturato dall’imponenza
affascinante delle Alpi, mentre ne sorvolava le cime innevate e mentre si
apprestava a sfogliare le pagine nascoste di una storia senza fine. Il Gran
Tour di Kaspar jr. si dipana sulle tracce accattivanti di linee architettoniche
familiari e lungo i riverberi di sentimenti devozionali insistentemente
tramandati. Un percorcorso tracciato negli anni della sua infanzia olandese dai
racconti di una nonna “incantevole”, che come un filo d’Arianna lo guideranno
dalla Firenze di Raffaello alla Roma dei Papi, dalla Napoli carolingia alla
familiare Reggia vanvitelliana di Caserta. Fino al cuore dell’entroterra dauno:
Troia. La serpens longa dell’Antica Daunia (così velenosamente stigmatizzata da
Federico II), che da Castra Hannibalis quando ancora Aecae, nei disegni
strategici bizantini diventerà fulcro del processo di ridefinizione delle sedi
episcopali meridionali. Episcopius troianus “racconta” il Palazzo Vescovile di
Troia. Attraverso le sue vicissitudini, quelle dei Vescovi che l’hanno abitato,
quella di un’originale pala d’altare del Solimena, nonché della tribolata
vicenda di preziosi volumi e codici emigrati “forzosamente” verso biblioteche
più blasonate, racconta anche la parabola di una Diocesi e di una Città, che
hanno rappresentato un pezzo di storia importante di questo suggestivo angolo
di Puglia.
Il progetto “Taccuini” - “EPISCOPIVS TROIANVS – Il taccuino
di Troia” è l’avvio di un progetto editoriale dedicato alla cultura e
all’identità di paesi e territori. Un progetto che intende caratterizzarsi per
la focalizzazione di un singolo bene culturale (un edificio, un’opera d’arte o
un reperto storico di particolare importanza), noto o sconosciuto, per
ricostruire intorno ad esso tutta l’atmosfera e il sentimento del territorio
che lo possiede. E’ la storia che prende forma, per esempio, in una chiesa, in
un palazzo, in una collina, dando vita e riconoscibilità all’intera zona
circostante. E poiché il solo luogo, la sola destinazione non bastano a dar
senso a tutto quel che vi si trova, i temi e i titoli del progetto vogliono
essere intensamente culturali e paesaggistici, prim’ancora che meramente
geografici. Nello sforzo di contribuire alla valorizzazione di risorse
culturali e ambientali, spesso trascurate o sottovalutate, si intende stimolare
il lettore a farsi visitatore invogliandolo a scoprire, e talvolta a
riscoprire, tesori, simboli, tracce e caratteri di identità territoriali, di
cui essere orgogliosi di poter condividere, promuovere ed arricchire.
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