Partendo da un concetto definito da Jung nel 1950, quello di
sincronicità, Giorgio Galli propone un’analisi della realtà politica italiana e
internazionale dell’ultimo secolo, attraverso l’individuazione di «coincidenze
significative» fra gli eventi della storia. Esse, secondo lo psicoanalista
svizzero, riguarderebbero fatti non vincolati da un rapporto di causa ed
effetto (l’uno non è la conseguenza dell’altro) ma caratterizzati appunto da
sincronicità (avvengono nello stesso tempo), e che presenterebbero un’evidente
comunanza di significato. Muovendo dalla suggestiva intuizione junghiana, Galli
individua nelle coincidenze significative il prodotto di un «gruppo di eventi
schierati attorno a un centro», la cui decifrazione coincide con il tentativo
di mettere ordine in una realtà sempre più difficile da decodificare secondo i
canoni tradizionali della causalità.
La storia e la cronaca offrono numerosi e sorprendenti
esempi di «coincidenze» – quelle che legano Matteotti, Mussolini e Moro, ma
anche la strage di piazza Fontana, gli Ufo e il caso Calvi; oppure quelle che
caratterizzano la politica estera statunitense da Reagan a Obama, passando per
l’attacco alle Twin Towers –, che l’occhio esperto di Galli individua facendo
emergere relazioni inattese e «misteriose», ma proprio per questo intriganti.
Al lettore l’invito e la sfida a coglierne altre.
Giorgio Galli è stato docente di storia delle dottrine
politiche presso l’Università degli Studi di Milano. Tra le sue numerose opere
ricordiamo: Il decennio Moro-Berlinguer. Una rilettura attuale (2006), Enrico
Mattei: petrolio e complotto italiano (2005), Hitler e il nazismo magico
(2005), Piombo rosso. La storia completa della lotta armata in Italia dal 1970 a oggi (2005), I
partiti politici italiani (1943-2004). Presso le Edizioni Lindau ha pubblicato
La magia e il potere (2004) e La venerabile trama (2007).
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